"Schifani mi ha deluso, bene Lagalla e sulla Sanità..."

“Schifani mi ha deluso, bene Lagalla e sulla Sanità…”

L'onorevole renziano parla di tutto. Si parte dalla Sanità e si arriva a...
INTERVISTA A DAVIDE FARAONE
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4 min di lettura

Onorevole Faraone, come si risolvono i problemi della Sanità?
Non avere usato i 37 miliardi messi a disposizione dall’Europa col Mes grida vendetta. Il governo Meloni su questo ha una gravissima responsabilità. Servivano come il pane quelle risorse. Per nuove assunzioni, per la formazione dei giovani medici, per alzare gli stipendi di medici ed infermieri, per ammodernare la nostra rete ospedaliera, investire sulla telemedicina. Ora comunque dovremo trovarle queste risorse, perché altrimenti il nostro sistema non funziona.

Il parlamentare nazionale Davide Faraone (Azione-Italia Viva-Renew Europe) ha organizzato, qualche giorno fa, un convegno sulla Sanità a Palermo, ecco il resoconto. Occasione ghiotta per parlarne in profondità, allargando il campo. 

Quanto siamo indietro?
Servono 10 miliardi per recuperare l’arretrato post Covid, risorse che possiamo trovare nel bilancio dello Stato e noi abbiamo anche proposto dove: 98 milioni di prestazioni arretrate sono un’enormità, di cui 2.5 milioni di screening oncologici che, si stima, individueranno 15 mila tumori. A me piange il cuore nel pensare che ci saranno italiani che moriranno perché nessuno gli ha diagnosticato un tumore, o nel pensare alle donne e gli uomini che rinunciano alle cure per i costi, per le infinite liste d’attesa. Per azzerare le liste d’attesa, bisogna defiscalizzare l’intramoenia e far smaltire ai privati ciò che che il pubblico non arriva a fare, senza costi aggiuntivi per i cittadini.

Lei parla di risorse per il privato, non sarebbe meglio potenziare il pubblico?
Io parlo di pubblico e di privato, quando svolge una funzione pubblica. Tutti remano nella stessa direzione e abbiamo bisogno di tutti, a maggior ragione adesso che siamo in emergenza. Non possiamo perdere tempo con le dispute ideologiche.

Qual è lo stato della Sanità siciliana?
Grandi professionalità mortificate da un sistema in grave crisi, come in tutto il Paese. Dopo il
Covid tutti abbiamo detto “mai più”, che ci saremmo occupati della Sanità, invece tutto è rimasto lettera morta. Siamo rimasti solo noi ad occuparci di Sanità.

Come valuta fin qui l’operato dell’assessore Volo e del governo Schifani in materia di Sanità?
Non mi piacciono i giudizi strumentali. Per essere credibile devi essere obiettivo ed io mi sforzo sempre di esserlo. Per questo oggi dico che è troppo presto per esprimere un giudizio.

Cosa pensa, tout court, del governo Schifani?
Con il presidente Schifani ho sempre avuto un ottimo rapporto di leale collaborazione, ricordo con piacere il lavoro fatto nelle passata legislatura in Senato. Di fronte alle sfide che abbiamo di fronte, col Nord che tira la coperta costantemente per sé, dovrebbe mettere da parte l’interesse della coalizione e far prevalere l’interesse della Sicilia. Sono rimasto molto deluso del suo voto in favore di un’autonomia differenziata che favorisce Veneto e Lombardia e penalizza il Sud senza alcuna garanzia dei livelli essenziali di prestazione. Così come non può accettare che, dopo 20 anni che al Nord funziona l’alta velocità, spaccino per tale un treno che percorrerà Palermo-Catania in due ore, mentre esattamente per gli stessi chilometri da Roma a Napoli ci mettono 56 minuti. Dopo vent’anni che viaggiano comodi e veloci a noi chiedono di accontentarci della media velocità!

Sembra arrabbiato, onorevole…
Certo, ma come fanno a non inc… quelli del governo siciliano? E poi sulle risorse del Pnrr, non si può non dire una parola sul gioco delle tre carte che si sta facendo con i fondi di coesione. Rischiamo che tolgano risorse al Sud. Avete letto le parole del presidente della regione Liguria? Se non spendono nel Mezzogiorno date le risorse a noi che spendiamo. Non si pongono il problema di come far spendere anche qua, ma di come sottrarci le risorse. Con Fdi che gli ha occupato lo spazio politico, la Lega è tornata Lega del Nord, non so se Schifani lo ha capito e finge di non capire o se non ha capito sul serio.

Il Ponte di Messina?
Va fatto e rapidamente, merito del governo aver rimesso il tema in agenda del consiglio dei ministri, ma finora non ha fatto altro. La proposta è stata approvata “salvo intese”. Vuol dire che stiamo parlando del nulla elevato al quadrato. Come dire: “Ho comprato casa ma devo trovare una banca che mi faccia un mutuo e un notaio che mi faccia l’atto.” Siamo ad un appunto su un foglio di carta volante, nulla di più.

Lei è palermitano, quale impatto ha avuto il sindaco Lagalla: positivo o negativo?
Finalmente la città è governata. Ed è già tanto visti gli ultimi anni. Tra l’altro si sta recuperando il meglio delle esperienze precedenti, Cammarata e Orlando, senza condizionamenti politici. Naturalmente le emergenze sono tante e servirà del tempo. Spero ad esempio che si vada spediti con la realizzazione del termovalorizzatore, da palermitano non lo tollero più di pagare tasse elevatissime per avere strade sporchissime.

Quale sarà il vostro ruolo nelle prossime amministrative siciliane, saranno possibili intese locali? E con chi?
Stiamo privilegiando i progetti migliori e stiamo candidando nostri esponenti a sindaco in tanti Comuni. (rp)


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