26 Maggio 2011, 18:22
1 min di lettura
Il Commissario dello Stato Carmelo Aronica ha impugnato il comma 2 dell’articolo 2 del disegno di legge sulla formazione professionale approvato dall’Assemblea regionale lo scorso 18 maggio.
Si tratta, nello specifico, dell’articolo di legge che regola la presentazione del Durc (Documento unico di regolarità contributiva), passaggio fondamentale per l’ammissione al Piano regionale dell’offerta formativa. Nel ddl presentato all’Ars una settimana fa, il governo aveva previsto una sorta di “deroga” alla presentazione di questo documento. Veniva richiesto, infati, di produrre quello al 2010.
Il provvedimento, però, secondo il Commissario, viola gli articoli 3, 97 e 117, comma 2 lett. O) della Costituzione e l’art. 17 dello Statuto Speciale. In particolare, l’articolo 2 del ddl distorcerebbe i principi del Durc in quanto assicurerebbe l’erogazione del finanziamento agli enti di formazione professionale anche se questi ultimi non abbiano provveduto a regolarizzare le posizioni contributive e assicurative dei propri dipendenti.
La decisione del governo di ricorrere al ddl era stata dettata dalle effettive difficoltà economiche degli enti di formazione, che da mesi non ricevevano finanziamenti a causa del ritardato avvio del Prof.
La norma approvata dall’Ars, però, secondo il Commissario dello Stato “nell’introdurre una disciplina difforme a quella nazionale per un determinato settore d’intervento della Regione (la formazione professionale), seppure transitoriamente, costituisce un ingiustificato e inammissibile travalicamento della normativa dello Stato in materia di previdenza ex articolo 117, comma 2, lett. o). La norma determina anche una ingiustificata disparità di trattamento rispetto a tutti i cittadini, imprenditori e/o privati destinatari di provvidenze pubbliche”.
La questione adesso diventa assai complessa. Se la presentazione del Durc era uno “step” necessario all’inserimento nel Piano della Formazione e se non si potrà più ricorrere all’escamotage del ddl Centorrino, quali enti saranno “in regola” e quindi in grado di ricevere i finanziamenti dalla Regione?
Pubblicato il
26 Maggio 2011, 18:22