Dehors, nuovi passi in avanti| Caracausi: “Ora tocca al consiglio”

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25 Giugno 2014, 15:42

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PALERMO – Passi in avanti per il regolamento dehors. Ieri la Seconda e la Sesta commissione di Palazzo delle Aquile hanno incontrato le associazioni di categoria (Cidec, Vivo civile, Confcommercio, Libera Impresa, Confartigianato) per fare il punto sul testo predisposto dalla giunta e che la prossima settimana dovrebbe essere al vaglio del consiglio comunale.

Una riunione giudicata positivamente dai partecipanti, dalla quale però sono uscite alcune indicazioni per la modifica del testo predisposto dalle Attività produttive: ai commercianti non vanno giù alcune distanze obbligatorie, che rendono difficile piazzare sedie e tavoli nel centro storico, così come le strisce verdi a terra e la possibilità di piazzare manufatti (in centro storico) la sera fino all’una di notte. Inoltre il testo elaborato è incentrato quasi esclusivamente sulle attività di ristorazione, a differenza del precedente che invece riguardava in generale l’occupazione di suolo pubblico. Per questo andrà trovato un escamotage che affianchi il nuovo al vecchio regolamento, oppure modifichi il vecchio senza lasciare vuoti.

“Lunedì pomeriggio abbiamo incontrato l’assessore Giovanna Marano – dice il presidente della Seconda commissione Paolo Caracausi – il regolamento è stato condiviso con tutte le associazioni di categoria. Abbiamo visto accolte le nostre istanze e abbiamo anche individuato alcuni problemi che andranno risolto, ma come commissione siamo pronti. Toccherà al consiglio la prossima settimana definire il tutto così da dare finalmente regole certe al settore”.

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“Il percorso continua perché anche questa volta si è trovata la quadra su un regolamento rispettoso dei commercianti e dei residenti – dice Antonio Ferrante, presidente di Vivo civile e dirigente regionale del Pd – l’esponente del Partito democratico in Seconda commissione ha dato la sua disponibilità sul parere, mi aspetto quindi dal partito un atteggiamento costruttivo. La cosa importante è realizzare le cose, così come per la movida: anche quello è un regolamento condiviso da tutti. Se il Pd fosse d’accordo sull’ordinanza, quella potrebbe essere la soluzione visto che il regolamento non vedrà la luce prima di un mese. Ne discuteremo nel Pd tutti insieme”.

 

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25 Giugno 2014, 15:42

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