Di Guardo: "Il Pd non è un taxi |Campo di battaglia non si lascia" - Live Sicilia

Di Guardo: “Il Pd non è un taxi |Campo di battaglia non si lascia”

Dalla discarica al matrimonio Pd con Articolo 4, intensa chiacchierata con il primo cittadino misterbianchese Nino Di Guardo.

MISTERBIANCO – Chiudere la discarica in quanto illegittima con l’appello rivolto alla Regione di indicare nuovi strumenti e impianti affinché il rifiuto si possa trasformare in risorsa. Con questi propositi il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo ieri mattina ha incontrato nei locali della Prefettura di Catania i membri della commissione Parlamentare sui rifiuti. “Ho presentato anche gli esiti delle analisi condotte dalla commissione nominata dall’assessore Marino sulla totale illegalità della discarica che per anni ha inquinato l’aria del nostro territorio – spiega Di Guardo – la commissione dovrà prendere atto dei fatti esposti, l’obbligo poi è della Regione e dell’assessore all’energia di proporre nuovi impianti all’avanguardia così come avviene nel resto del Mondo”. E proprio la questione “discarica” è stata nota dolente nel matrimonio che ha visto avvicinarsi Articolo 4 con il Partito Democratico.

Lei sindaco cosa ne pensa di questa unione?

“In un primo momento sono rimasto sorpreso e preoccupato – risponde – Noi da anni portiamo avanti una battaglia contro la discarica e quindi dal momento in cui alcuni esponenti di Articolo 4 si presentano come “amici” della discarica è normale che un po’ di preoccupazione prendesse il sopravvento. Ma è anche vero che il mio partito è stato da sempre coerente, per questa ragione i nostri obiettivi non cambieranno”.

Dalla preoccupazione iniziale dunque si è passati ad una convivenza serena?

“Certamente, il partito non può assumere un atteggiamento minoritario o elitario, io credo che se abbiamo convinzione nelle nostre idee dobbiamo essere inclusivi e coinvolgere quanta più gente possibile. Ci saranno dei confronti, di questo non possiamo che essere contenti, andremo avanti battendoci sempre a sostenere le nostre posizioni”.

Non tutti però la pensano così. Cosa dice ai suo compagni di partito che hanno deciso alla luce di questo “matrimonio” di rimettere la tessera?

“Il Pd non è un taxi – prosegue – questo è un atteggiamento che critico e criticherò sempre, occorre coerenza e serietà. Io apro le porte a chiunque, seguiamo principi di moralità e legalità, siamo sempre aperti al contributo degli altri in modo democratico. Chi vive nella paura sbaglia. Il campo di battaglia non si lascia – conclude Di Guardo – anzi dobbiamo rafforzare le nostre ideologie da eventuali infiltrazioni o posizioni che potrebbero deviare il nostro modo di pensare”.

 


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