Di Paola: "Se Schifani pensa di bloccare l'Ars sbaglia" - Live Sicilia

Di Paola: “Se Schifani pensa di bloccare l’Ars sbaglia”

Il coordinatore regionale del M5S dice la sua su alleanze, addii e organizzazione del movimento.
L'INTERVISTA
di
3 min di lettura

CATANIA – “Se Schifani con qualche assessore navigato pensa di bloccare l’assemblea regionale siciliana per fare il bello ed il cattivo tempo gestendo il tutto per via amministrativa si sbaglia di grosso”. Con queste parole Nuccio Di Paola, vice presidente dell’Assemblea e coordinatore regionale del M5S commenta lo stallo di Sala d’Ercole. Poi si concentra sulla sfida delle comunali. Il Movimento Cinquestelle si prepara all’appuntamento con le amministrative. Nuccio Di Paola e i portavoce pentastellati inaugurano oggi un mini tour dell’isola (ribattezzato “l’altra Sicilia”), che sabato farà tappa a Catania, a bordo di un pulmino. Il coordinatore regionale lancia il guanto di sfida e assicura che questa volta la musica per le comunali (storico tallone d’Achille dei pentastellati) è cambiata. Un messaggio che, tra le righe, recapita anche all’ex compagno di partito, Giancarlo Cancelleri. 

Ieri l’aula è andata deserta dopo il monito di Galvagno. Che sta succedendo? Colpa dei deputati o del governo?

Se Schifani con qualche assessore navigato pensa di bloccare l’assemblea regionale siciliana per fare il bello ed il cattivo tempo gestendo il tutto per via amministrativa si sbaglia di grosso, la pazienza non è infinita. Sono pronto, assieme alle opposizioni ed ai volenterosi, a portare già da giugno le riforme che i siciliani meritano ed aspettano.

Di Paola, togliamoci subito un dente. Giancarlo Cancelleri è andato via dicendo che il Movimento è cambiato. E’ così?

Il Movimento si sta rilanciando con ancora più forza e in questa fase c’è una grande volontà di aggregare e fare crescere il Movimento, cosa che non c’è stata negli anni passati. 

La deroga al secondo mandato è diventata un limite per voi? aggiungere

Come abbiamo sempre detto la politica si può fare in vari modi. Non penso rappresenti un limite, anzi. Alla luce di quelle che è successo, penso a chi è stato eletto nel Movimento e poi è andato via, credo che questa sia una regola giusta.

Poi sono tantissimi quelli che hanno terminato i due mandati e stanno collaborando per rilanciare il Movimento insieme al presidente Conte e a tutto il gruppo.

Capitolo amministrative. Qual è la posta in gioco?

La posta in gioco è sicuramente quella di creare una visione e un fronte che sia alternativo al centrodestra e che sconfigga la rassegnazione dei siciliani. In questa fase si registra un forte

scoramento da parte dei siciliani. Dunque la posta in gioco è quella di dare speranza, speranza che negli anni si è persa visto che c’è il rischio di una restaurazione di una politica del passato che tanto male ha fatto ai siciliani. 

A Catania fate sul serio?

A Catania siamo riusciti a realizzare un grandissimo progetto. A mio modo di vedere, un primo laboratorio sperimentale. Sono convinto che lì il Movimento si prenderà delle grosse soddisfazioni e sono molto soddisfatto della scelta del candidato sindaco, Maurizio Caserta che sta facendo il massimo insieme a tutta la squadra per il rush finale.

Sono soddisfatto come coordinatore regionale che Gianina Ciancio, dopo due mandati all’Ars, ha deciso di candidarsi al consiglio comunale e di dare la propria disponibilità a farsi designare come assessore di Maurizio Caserta. La stessa cosa che ha fatto Nuncia Catalfo (che abbiamo designato come vicesindaco). Questo a dimostrazione che Il Movimento Cinquestelle ha voglia di crescere. In Sicilia a testimonianza di questo verrà il presidente Giuseppe Conte nei gironi dell’ultima settimana per tirare la volata alle liste del Movimento e ai nostri candidati sindaco. 

A Licata, Carlentini e Modica correte con Pd e De Luca. C’è in nuce una possibile alleanza strutturale per il futuro che potrebbe materializzarsi in occasione di altre competizioni elettorali? 

Il Movimento oggi si pone come perno centrale del fronte che in questo momento è all’opposizione del governo Schifani. Carlentini, Modica e Licata sono sicuramente dei laboratori e il Movimento Cinquestelle in queste città, e non solo qui, dimostrerà che, grazie all’organizzazione che ha dato il presidente Conte, le amministrative non saranno più il tallone d’Achille perché c’è una grande voglia di radicamento nei territori. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI