11 Marzo 2021, 14:37
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Dopo alcune morti sospette, tra cui due in Sicilia, l’agenzia italiana del farmaco ha disposto il blocco in via precauzionale di un lotto del vaccino AstraZeneca.
Del lotto, come ha accertato Livesicilia, fanno parte le dosi somministrate al militare Stefano Paternò e al poliziotto Davide Villa.
Sui due casi ci sono indagini della magistratura per capire se ci sia un nesso di causalità fra la somministrazione e il decesso.
Di seguito il comunicato Aifa:
“A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, AIFA ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea. Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. AIFA sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i NAS e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità.
AIFA comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile”.
Intanto sono una decina le persone che la Procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati per la morte di Stefano Paternò, 43 anni, sottufficiale della Marina militare ad Augusta, morto ieri mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione. Il giorno prima si era sottoposto alla prima dose di vaccino dello stesso lotto di cui oggi l’Aifa ha chiesto il sequestro. Il procuratore capo Sabrina Gambino c ha iscritto tutta la catena di distribuzione del vaccino dalla società Astrazeneca che lo produce, fino al personale sanitario dell’ospedale militare che si è occupato dell’inoculazione. L’accusa per tutti è di omicidio colposo.
Inoltre, la Procura di Siracusa ha disposto il sequestro del lotto del quale faceva parte la dose inoculata a Stefano Paternò, 43 anni, sottufficiale della Marina militare ad Augusta, morto per un arresto cardiaco. Il giorno prima si era sottoposto alla prima dose di vaccino. La Procura ha chiesto ad Aifa di prendere provvedimenti di competenza.
I carabinieri dei Nas stanno procedendo, su tutto il territorio nazionale, all’esecuzione del decreto di sequestro del lotto dei vaccini negli hub di
distribuzione e nei centri di vaccinazione. In totale sono stati consegnate
249.600 dosi.
La Procura di Catania ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati e ipotizzando l’omicidio colposo, sulla morte di Davide Villa, 50 anni, agente della squadra mobile di Catania, deceduto 12 giorni fa dopo l’inoculazione del vaccino. Al poliziotto è stata somministrata una dose proveniente dallo stesso lotto di cui l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale. L’inchiesta è stata aperta su notizie di stampa. Le indagini sono state delegate dal procuratore Carmelo Zuccaro ai carabinieri del Nas di Catania.
Villa, poliziotto esperto della squadra mobile della Questura che collaborava a indagini delicate con lo Sco, si era sentito male il giorno dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca, che aveva ricevuto durante le inoculazioni delle dosi con gli altri colleghi. Era stato il fratello Fabrizio, noto fotoreporter internazionale, ad accompagnarlo in ospedale, dove sue condizioni di salute si sono aggravate. Davide Villa è deceduto nell’ospedale San Marco di Catania per una grave trombosi che gli ha causato un’emorragia celebrale.
“Si tratta di un lotto che è stato commercializzato sia in Italia che in Europa. Stiamo indagando e purtroppo non è facile visti i numerosi soggetti coinvolti. Non dobbiamo creare allarmismo ma le nostre scelte sono dettate dalla tutela della salute pubblica”. Lo ha detto all’ANSA il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino in merito all’inchiesta sulla morte di Stefano Paternò, sottufficiale della Marina militare ad Augusta, deceduto per un arresto cardiaco il giorno dopo essersi sottoposto alla prima dose di vaccino AstraZeneca che fa parte di un lotto di migliaia di fiale distribuito in tutta Europa.
Dosi del vaccino anti-Covid AstraZeneca appartenenti al lotto ABV2856 sono state distribuite in tutta Italia. E’ quanto apprende l’ANSA. L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso oggi, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale a seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi avvenuti in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto indicato.
Sono in corso in tutta Italia i sequestri da parte dei carabinieri dei Nas delle dosi del vaccino AstraZeneca del lotto ABV2856 bloccato da Aifa in seguito ad una morte sospetta in Italia e ad alcune segnalazioni in Europa. Lo si apprende da fonti del Ministero della Salute. I carabinieri del Nas di Parma stanno recuperando e sequestrando, in coordinamento con l’Asl di Modena, le dosi del lotto ABV2856 di AstraZeneca nella provincia emiliana. I militari si muovono a seguito dei provvedimenti di sequestro emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa. I vaccini con quel lotto sono stati al momento ritirati e raccolti per essere presi in custodia dal Nas. Il protocollo vaccinale, anche delle forze dell’ordine, è proseguito con altri lotti.
“Paternò godeva di ottima salute. L’ultima visita alla quale era stato sottoposto risale ad un anno e tre mesi fa”. Lo afferma l’avvocato Dario Seminara che insieme ai colleghi Lisa Gagliano e Attilio Indelicato, assiste i familiari di Stefano Paternò, sottoufficiale della Marina militare ad Augusta, deceduto il giorno dopo avere avuta somministrata la dose del vaccino. “Come militare era sottoposto con cadenza almeno biennale a visite di controllo per verificare lo stato di salute. Era in ottima salute e non soffriva di alcuna allergia”. In attesa dell’autopsia che dovrebbe avvenire domani pomeriggio o al massimo sabato mattina, Seminara ha nominato i medici legali Giancarlo Guerrera, Angelo Indelicato, Lucio Di Mauro ed il comandante di vascello Francesco Oristanio.
Intanto, la Procura Trapani conferma che l’autopsia sul corpo del maresciallo dei carabinieri deceduto 20 giorni fa dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, ha escluso collegamento tra vaccino ed infarto. La Procura di Trapani aveva aperto nei giorni scorsi un’inchiesta su un altro decesso sospetto dopo la somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca, ma l’autopsia avrebbe escluso qualsiasi nesso di causa ed effetto. Anche in questo caso la vittima è un esponente delle forze dell’ordine: il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maniscalco di 54 anni, vice comandante della sezione di pg presso la Procura di Trapani. Il malore ed il decesso erano avvenuti a poche ore dalla somministrazione del vaccino. L’indagine era stata aperta dalla Procura dopo un esposto presentato dai familiari del militare. Nonostante l’esito dell’autopsia, l’Asp di Trapani sta verificando in queste ore se la dose del vaccino utilizzato faccia parte dello stesso lotto di cui oggi è stato disposto il sequestro. (ANSA)
A Messina è filato tutto liscio col vaccino AstraZeneca. Nessun caso avverso grave è stato segnalato all’ASP su 3mila vaccini somministrati dall’inizio della campagna a Messina e provincia e relativi al lotto ABV2856, ritirato da Astrazeneca per precauzione in tutta Italia. Rimanevano solo 73 dosi in città, a Palazzo Satellite, e sono state tempestivamente bloccate, in attesa di nuove disposizioni. Chi ha ricevuto il vaccino può facilmente verificare il lotto che gli è stato somministrato nel certificato consegnato, leggendo il codice sotto il QR code. Fino a oggi nessun altro lotto di vaccini delle varie aziende farmaceutiche ha creato problemi.
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11 Marzo 2021, 14:37