“Difficoltà per lo smart working | Esentare i regionali dal lavoro”

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20 Marzo 2020, 17:11

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Il cosiddetto “lavoro agile” non riesce a partire in tutti i rami dell’amministrazione regionale. Così, con una nota unitaria indirizzata al presidente della Regione Nello Musumeci, le segreterie regionali di Cgil-FP, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Cobas/Codir, Dirsi, Sadirs e Ugl-Fna chiedono che siano esentati dal lavoro i dipendenti che non possono essere impiegati attraverso lo “smart working”.

“Considerate le innumerevoli difficoltà che si stanno riscontrando nell’attivazione dello smart working, da parte di una grande quantità di uffici – si legge nella nota inviata al governatore –  e nella considerazione che il picco del contagio è previsto per le prossime due settimane” le sigle chiedono a Musumeci di emettere un apposito atto sulle procedure previste dall’articolo 87 del Decreto-Legge “Cura Italia” “al fine di consentire, in emergenza, a tutto il personale che non può essere impiegato nell’immediato nel lavoro agile, di essere esentato dal servizio con effetto immediato”

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“Si chiede, pertanto, – prosegue la nota – nel rispetto di quanto previsto dai provvedimenti nazionali e regionali a oggi emanati a riguardo, di volere diramare un immediato provvedimento straordinario che dia apposita direttiva a tutta la dirigenza di applicare – nell’immediato – l’articolo 87, comma 3, del Decreto Legge “Cura Italia” che prevede espressamente “che le amministrazioni possono motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio. Il periodo di esenzione dal servizio costituisce servizio prestato a tutti gli effetti di legge e l’amministrazione non corrisponde l’indennità sostitutiva di mensa, ove prevista. Tale periodo non è computabile nel limite di cui all’articolo 37, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3.”. 

Infine i sindacati si fanno portavoce dei timori dei regionali: “Si resta in attesa di urgentissimo riscontro, – chiude infatti la nota – al fine anche di rassicurare gli animi di tutti i lavoratori che le scriventi rappresentano e che, in questi giorni, ci stanno manifestando tutta le loro paure e preoccupazioni a causa dell’attuale situazione emergenziale”.

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20 Marzo 2020, 17:11

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