15 Settembre 2024, 11:22
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PALERMO – “Il 31° anniversario della tragica uccisione di padre Puglisi ci riporta alla memoria il sacrificio di un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia e alla difesa dei valori della giustizia e della dignità umana”.
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che oggi pomeriggio sarà presente in Cattedrale alla messa in suffragio del beato Pino Puglisi.
“Don Pino è stato una guida spirituale e morale per tutta la comunità di Brancaccio e per la Sicilia intera, e il suo martirio rappresenta ancora oggi un monito contro l’oppressione mafiosa e una fonte d’ispirazione per quanti combattono per un futuro migliore”.
“Nel ricordare don Puglisi – prosegue Schifani – è doveroso sottolineare l’importante ruolo che svolge il Centro di accoglienza Padre Nostro, che rappresenta una luce di speranza in un territorio ferito, promuovendo quotidianamente valori di solidarietà, inclusione e legalità”.
“In questo giorno di memoria, desidero esprimere, a nome dell’intera Regione, profonda gratitudine verso tutti i volontari del Centro, a iniziare dal presidente Maurizio Artale, che vi operano con dedizione. Essi custodiscono e portano avanti l’eredità di don Puglisi, contribuendo a realizzare il sogno di una Sicilia libera dalla mafia e fondata su valori di pace e fratellanza”.
Anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ricorda Don Pino: “La gentilezza e la tenacia di padre Pino Puglisi, a 31 anni dalla sua uccisione per mano mafiosa, restano ancora oggi un’eredità da non disperdere. Togliendo i giovani dalla strada ed educandoli alla legalità, ha combattuto a suo modo Cosa nostra”.
“Il mio sentito ringraziamento va al Centro Padre nostro – continua il primo cittadino – che oggi nel quartiere di Brancaccio è la realtà che porta concretamente avanti l’esempio del Beato Puglisi. Le istituzioni devono accompagnare il Centro di accoglienza perché realizzare i progetti di padre Puglisi è il miglior modo per onorarne la memoria”.
“Sono trascorsi 31 anni dal feroce assassinio di don Pino Puglisi per mano della mafia. Ma più che mai vivo è il ricordo della sua instancabile opera a difesa dei giovani e dei più svantaggiati. Una missione che il sacerdote portò avanti sempre con coraggio, promuovendo spazi di incontro e di crescita per contrastare l’influenza che la criminalità organizzata voleva esercitare sul territorio”. Così il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, ricorda la figura del sacerdote palermitano.
“La vita di don Puglisi – aggiunge Piantedosi – trascorsa a fianco dei ragazzi del quartiere Brancaccio, il suo infaticabile impegno civico e apostolico, la sua dedizione alla comunità, il suo insegnamento ispirato a valori di solidarietà e giustizia, rappresentano ancora oggi un esempio per le nuove generazioni e un simbolo di riscatto sociale”.
“Nel ricordo di Don Pino Puglisi, assassinato dalla mafia trentuno anni fa – afferma sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa -. Con il sorriso, ha insegnato la legalità e sottratto tantissimi giovani alla criminalità. Il suo sacrificio, ancora oggi, è un esempio di fede e coraggio”.
“Don Pino Puglisi ha testimoniato la fede nei fatti, lasciando segni tangibili e fecondi del suo operato. Oggi Beato, Puglisi non si limitò a predicare il bene, scelse di vivere il suo messaggio, battendosi per la legalità con straordinario coraggio”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana
Continua Fontana: “31 anni sono trascorsi dalla sua barbara uccisione per mano mafiosa. Il suo esempio continua a ispirare l’impegno di tanti contro la criminalità organizzata e rimane un insegnamento per le nuove generazioni. Ai familiari, ai cari, a chi ha condiviso le sue battaglie giungano oggi la nostra vicinanza, il nostro pensiero e le nostre preghiere”.
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15 Settembre 2024, 11:22