Donna capo degli assistenti | Le nomine dell’Ars

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17 Dicembre 2018, 12:58

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PALERMO – C’è una donna oggi alla guida di tutti gli assistenti parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana: si tratta di Concetta La Duca, di Misilmeri, da anni in servizio al piano parlamentare di Palazzo dei Normanni. La sua nomina è arrivata nel corso dell’ultimo Consiglio di presidenza. Un fatto eccezionale, considerando che per la prima volta nella storia del Parlamento siciliano è una donna a ricoprire questo ruolo. Nemmeno alla Camera dei deputati e al Senato è ancora mai accaduto.

Nello stesso Consiglio di presidenza sono state decise altre due “promozioni”: Riccardo Anselmo, direttore del servizio di Ragioneria, è stato nominato vicesegretario generale di Area 2, mentre l’avvocato Angela Murana, impiegata nella rendicontazione dei gruppi parlamentari, è diventata ufficialmente direttore dell’Ufficio per gli affari legali. Per la nomina di Anselmo a vicesegretario generale pare si sia generato qualche malumore negli uffici del Palazzo in quanto, stando a quanto riferiscono i ben informati, il più accreditato per il posto era Antonino Tomasello, direttore del servizio di Questura e fratello dell’ex segretario generale dell’Ars Giovanni Tomasello, molto vicino al presidente Gianfranco Miccichè.

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A marzo scorso, quando l’Assemblea regionale ha pubblicato sul proprio sito web gli stipendi dei superburocrati, nel rispetto delle norme dell’Autorità nazionale anticorruzione sulla trasparenza degli atti, Anselmo guadagnava 240 mila euro all’anno. Murana, invece, ne percepiva 209 mila all’anno. Ma, a proposito di trasparenza, in questa legislatura non è ancora stato pubblicato nemmeno un “bollettino” (ovvero il verbale) dei Consigli di presidenza che si sono svolti. 

Introdotti nel 2013 dall’ex presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, i “bollettini” riportano il resoconto sommario delle riunioni, escludendo le delibere relative a persone e a dati sensibili. Le attività del Consiglio di presidenza incidono non soltanto sulla vita del Parlamento regionale ma, indirettamente, anche su quella dei siciliani: molte decisioni riguardano per esempio la spesa dei fondi dell’Assemblea regionale siciliana. Il Consiglio di presidenza, per esempio, ha stabilito le regole del concorso che è stato bandito per 11 posti di lavoro a Palazzo dei Normanni. Attualmente però dei “bollettini” di questa nuova legislatura, nonostante sia passato ormai un anno dall’insediamento, non c’è traccia.

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17 Dicembre 2018, 12:58

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