Da Palermo a Zurigo per un esame| Muore una donna di 38 anni

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26 Marzo 2016, 06:15

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PALERMO – La verità nient’altro che la verità. La chiedono i parenti di una donna palermitana di 38 anni morta in Svizzera dopo essersi sottoposta a una biopsia.

Per ottenerla hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo. La vittima si chiamava Provvidenza Petta. È deceduta il 22 marzo scorso in un ospedale di Zurigo. Vie era giunta per eseguire un’Agobiopsia polmonare per iniziare quella che, con tutta probabilità, sarebbe stata una lunga battaglia contro una gravissima malattia.

Quella che sembrava una polmonite virale si era rivelata qualcosa di più serio e già in stato avanzato. L’intenzione del marito era di riportare la donna a Palermo per iniziare le possibili cure. Non avrebbe, però, ricevuto il via libera per le dimissioni, neppure volontarie. Era necessario fare subito un esame specialistico. A conclusione del quale al marito sarebbe stato prima comunicato il trasferimento della moglie in terapia intensiva – il coniuge parla di un’attesa di venti minuti prima dell’arrivo dell’ascensore – e poi il decesso.

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Nella denuncia il marito, che è un medico ortopedico, attribuisce la morte ad una presunta “maldestra infissione dell’ago nella cavità toracica con conseguente perforazione di un vaso”. Sostiene gli sia stato negato l’accesso alla documentazione medica e ora spera di ottenerla presentando una denuncia alla magistratura, tramite l’avvocato Andrea dell’Aira.

 

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26 Marzo 2016, 06:15

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