01 Gennaio 2018, 20:47
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PALERMO – E’ stato trovato senza vita sotto i portici di via Francesco Crispi, il luogo che ormai da tempo aveva scelto per dormire. Si tratta di un clochard tunisino, di circa 40 anni, che sarebbe stato stroncato da un infarto.
E’ il secondo senzatetto, nel giro di dieci giorni, ad essere trovato morto: lo scorso 21 dicembre, infatti, anche per un altro uomo che dormiva in un magazzino nei pressi della Fiera del Mediterraneo, i soccorsi si sono rivelati inutili. A lanciare l’allarme oggi pomeriggio, nei pressi di via Guardione, il deputato dell’Udc Vincenzo Figuccia, che insieme alla sorella si era recato sul posto per portare del cibo all’uomo che viveva sotto i portici.
“Si faceva chiamare Amor – dice Giuseppe Li Vigni, della onlus Gli Angeli della notte – ed è l’ennesimo “fratello” che muore nel silenzio e nella solitudine. Siamo addolorati per questa ulteriore perdita, serve un maggiore monitoraggio delle condizioni dei senzatetto della nostra città, ancora troppo indifferente nei confronti di chi vive nella povertà”.
“L’uomo era conosciuto dai volontari delle associazioni che in collaborazione con il Comune forniscono assistenza e pasti caldi ai senza dimora – dicono dall’amministrazione comunale – ma poiché probabilmente privo di permesso di soggiorno non aveva mai accettato l’assistenza dei servizi sociali comunali”
Per il Sindaco Leoluca Orlando “siamo di fronte all’ennesima tragedia causata dalla colpevole politica inumana che discrimina i cittadini, gli esseri umani sulla base del loro paese di nascita, l’ennesima vittima del sistema del permesso di soggiorno, che spinge nell’ombra centinaia di persone costrette a rinunciare o a rifiutare assistenza e servizi per paura dell’espulsione.”
L’Assessore Giuseppe Mattina – che si è recato sul posto in attesa degli operatori dei servizi funebri – ricorda che “in questo periodo sono stati potenziati i servizi su strada e dei dormitori, così come è stato attivato con la Polizia Municipale il numero 091/6733432 cui è possibile segnalare situazioni di necessità per i senza dimora.
Altri interventi sono previsti nei prossimi giorni per fronteggiare le necessità di questi cittadini, ma è ovvio che qualsiasi servizio ed intervento deve essere voluto ed accettato dai diretti interessati, che, come sembra essere avvenuto in questo caso, se irregolari temono e rifuggono il contatto con le istituzioni.”
“È necessario affrontare e risolvere a monte la situazione – ribadisce Orlando – evitando che chiunque possa essere o sentirsi irregolare o clandestino a causa della propria nazionalità o della propria storia personale.”
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01 Gennaio 2018, 20:47