Mafia, droga e pestaggi | Il racconto del “killer” pentito

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29 Settembre 2018, 06:00

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PALERMO – Ha parlato anche di un omicidio, ma rapine e droga sono stati per anni il suo pane quotidiano. Un verbale di Fabio Fernandez entra nell’inchiesta sullo spaccio di stupefacenti a Ballarò. Lo scorso 11 settembre sono finite in carcere quindici persone. A cominciare da Silvio Mazzucco e Giovanni Rao che avrebbero promosso, diretto e finanziato l’associazione criminale che smerciava cocaina, crack, hashish e marijuana nel popolare quartiere palermitano. Il primo, 39 anni, è già stato condannato per un’estorsione commessa agli ordini dei boss di Palermo Centro. Per il secondo, 26 anni, pesano i suoi contatti frequenti con Salvatore Mulè e Francesco Paolo Lo Iacono, uomini che contano nella famiglia mafiosa del mandamento di Porta Nuova.

Di certo Fernandez è stato uno dei più spietati rapinatori di Palermo. Si è anche autoaccusato di avere fatto il killer per conto di Cosa nostra. C’era anche lui nel commando che nel 2011 assassinò Giuseppe Calascibetta, capo mandamento di Santa Maria di Gesù.

Il pubblico ministero Maurizio Agnello gli mostra un album fotografico. Alcuni volti non li riconosce. Altri sì, anche se ricorda solo i soprannomi, e racconta. “Nino u bidello (Antonino Bilello, ndr) è uno spacciatore… qualsiasi cosa… adesso le ultime cose che spacciava era hashish”.

Altra foto: “… lo conosco bene, non mi ricordo come si chiama però lavorava con le persone di Ballarò… cocaina, hashish tutto quello che arrivava… lui era coordinato da altri ragazzi… anche se erano più giovani erano quelli che comandavano a Ballarò che era Paolo Lo Iacono e Silvio Mazzucco e lui lavorava per loro”. La foto è quella di Francesco Paolo Ferrara.

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Fernandez riconosce l’immagine di Ignazio Gallidoro: “Lui per un periodo lo hanno fatto responsabile in via Castro, quando hanno arrestato a Paolo Lo Iacono e Silvio Mazzucco… responsabile per la droga”. Fernandez non ha dubbi: ci sono i boss dietro l’ascesa di Gallidoro, detto u pistuluni. In particolare ”quelli di Palermo Centro”.

Nessuna esitazione sulla foto di Silvio Mazzucco: “Con lui mi hanno arrestato nella rapina che ho fatto a Vercelli… io, lui, Paolo Lo Iacono e Gino Catalano… lui è appartenente alla famiglia mafiosa di Palermo Centro…”. E di cosa si occupa? “Droga, estorsioni… lui si è arricchito con il fumo… quando partivamo a fare le rapine perché aveva dei problemi economici… il suo boss prima era Alessandro D’Ambrogio, quando lo arrestarono il suo posto l’ha preso Ignazio Gallidoro”.

Di un altro personaggio non ricorda il nome, ma sa che “è uno di quelli che lo mandavano per menare le persone… lui era uno di quelli che andava a prendere i soldi, quelli che non pagavano”. La foto è quella di Giovanni Rao.

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29 Settembre 2018, 06:00

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