Droga nella Palermo-bene | Raffica di condanne

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03 Dicembre 2013, 18:04

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PALERMO – L’accusa regge anche in appello. Arriva solo qualche sconto di pena per i presunti componenti di una banda di spacciatori che importava la droga da Campania e Calabria per smerciarla sulla piazza di Palermo. Salotti della città, compresi.

Seguendo una pecora si era arrivati al gregge, è il caso di dire, visto che nel 2010 l’operazione della Squadra mobile venne denominata “Dolly Show” dal nome della famosa pecora clonata in Scozia. La soffiata di un confidente mise gli agenti sulle tracce di un pusher che, pedinato e intercettato, portò gli investigatori al cuore della banda. C’erano gli spacciatori, i fornitori di medio livello e i grossisti calabresi e campani.

Uno dei primi a finire sotto osservazione fu Enrico Alfano dello Zen legato, anche da vincoli di parentela, a Massimiliano Caltabellotta che avrebbe impiegato, in una sorta di holding familiare, anche il fratello Michele per rifornite gli spacciatori. Fra questi, Giorgio Napolitano, che riforniva i pusher della “Palermo bene”, Fabio Cucina e Fabio Oliveri.

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Queste le condanne: Giorgio Napolitano (8 anni e un mese, contro i 16 anni del primo grado), Fabio Cucina (17 anni, ma in continuazione con un’altra pesante condanna. Di fatto la pena per lui, assitito dall’avvocato Antonio Turrisi, si è deimezzata), Calogero Taormina (10 anni), Salvatore D’Anna (13 anni e 11 mesi anni), Ciro Di Napoli (7 anni e 8 mesi) e Domenico Filadoro (7 anni e 3 mesi), Massimiliano Caltabellotta (8 anni e 9 mesi in continuazione con una precedente condanna), Fabio Oliveri (6 anni e 8 mesi), Jean Clode Scannavino (6 anni e 3 mesi), Vincenzo Verducci (5 anni), Guido Bianco (5 anni), Francesco Balsameli (un anno e 10 mesi), Manfredi Mendola (un anno e 8 mesi). Tutti questi imputati hanno goduto di uno sconto di pena e le consdanne sono in continuazione con quelle subite in altri processi. Confermate in pieno, senza riduzione alcuna, le pene per Enrico Alfano (5 anni), Michele Caltabellotta (6 anni), Pietro Paolo Carbone (6 anni), Paolo Chiaramonte (5 anni), Sergio Napolitano (1 anni e 6 mesi), Marcello Patti (1 anno e anno e 6 mesi), Rosario Raccuglia (4 anni e 4 mesi), Maurizio Rosselli (2 anni), Vincenzo Venezia (8 mesi), Patrizia Ventimiglia (8 mesi).

Ci sono pure due assolti: Domenico Lo Iacono e Davide Zammito, difesi dagli avvocati Antonio Turrisi e Max Molfettini.

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03 Dicembre 2013, 18:04

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