CATANIA – “Ho commesso nove rapine da gennaio in diversi hotel, ma prometto non lo faccio più”. Così Salvatore Alessandro Greco, 40enne, panificatore con precedenti per rapine, ammette le accuse e si difende in presenza del suo legale davanti agli uomini della Squadra Mobile che lo hanno arrestato dopo che ha messo a segno un “colpo” in un noto albergo di Canalicchio. “Abbiamo creato una ragnatela per poterlo acciuffare”, spiega il dirigente Antonio Salvago durante la conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell’indagine. I “Condor” sono riusciti a identificare Greco grazie all’analisi delle registrazione di video sorveglianza dell’albergo e dalla descrizione fornita dai receptionist.
Il bottino era ridotto: dai 50 a un massimo di 200 euro. Il modus operandi era sempre lo stesso: entrata in hotel con il volto parzialmente travisato, minaccia armato di pistola (poi risultata giocattolo), consegna dei soldi e fuga. L’identikit del rapinatore che emerge dalle testimonianze e anche dallo studio dei filmati è quello di un uomo sui 40-45 anni, altezza 1,70, occhi chiari. Di solito indossava un giubbotto tipo bomber, tuta e scarpe da ginnastica. Il cerchio si chiude sull’indagato.
Greco entra in azione un’altra volta alle 14.40 di martedì 28 febbraio. E’ il colpo all’hotel di Canalicchio. I Condor vanno in albergo, esaminano i video e comprendono che è nuovamente il 40enne ad aver agito. Già era stata predisposto il servizio “ragnatela” con le altre pattuglie già dislocate a Librino e a Poggio Lupo, rispettivamente i posti di residenza e dimora del rapinatore seriale. Proprio nella città satellite è stato beccato con il bomber e la tuta da ginnastica. Accompagnato in via Ventimiglia, come detto, ha confessato di aver commesso 9 rapine. A quel punto il trasferimento in carcere.
