Ma i lavoratori vanno in piazza |”Si stava meglio con Cuffaro”

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17 Dicembre 2013, 19:26

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PALERMO – Alla vigilia del voto, i lavoratori scendono in piazza. Circa trecento precari aderenti a Mgl e provenienti dai diversi comuni della Sicilia, infatti, hanno manifestato questa mattina di fronte a Palazzo dei Normanni, sede dell’Ars. Mentre i lavoratori erano in piazza a protestare, in commissione Bilancio della Camera, a partire dal pomeriggio, è stato approvato un ulteriore emendamento del governo alla legge di stabilità, che dà il via libera alle proroghe per un anno dei precari dei Comuni. Anno in cui Regione e Comuni lavoreranno di pari passo per cercare di far quadrare i conti e salvare il futuro di ventiquattromila lavoratori. “Il governo – aveva annunciato il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia – ha presentato un emendamento alla legge di stabilità che dà più tempo alle regioni a Statuto Speciale per programmare e riorganizzare le amministrazioni pubbliche secondo le norme previste dal decreto 101 per l’inserimento stabile dei precari nelle Pa”.

“Non ci giochiamo molto perché è già quasi tutto stabilito – ha detto Calogero Scorza, responsabile unico dell’Archivio centrale del Comune di Acquedolci -. Il nostro non è uno sciopero, è un’assemblea. Siamo qui solo per far sentire la nostra presenza. Nel pomeriggio ci saranno altri incontri per abrogare e rimediare in qualche modo al male che è stato fatto sulla pelle dei precari. Ma non ci attendiamo molto. Sarebbe già un mezzo miracolo se si potesse parlare di prosecuzione dei rapporti di lavoro, quando invece fino a due anni fa si parlava di stabilizzazione”. Non sono mancate parole pungenti nei confronti del governatore Crocetta: “Del presidente oggi neanche l’ombra, sarà troppo impegnato ad andare in trasmissioni televisive o in vacanza da qualche parte, e non capisce l’importanza della sua presenza qui”.

“Un governo così incompetente non si era mai visto – tuona Scorza -. E’ triste dirlo, ma stavamo meglio ai tempi di Cuffaro e Lombardo. A Palazzo sono bravi a recepire solo le leggi che gli convengono”. “Il governo regionale – aggiunge Giuseppe Cardenia, contrattista Mgl – deve ritirare la proposta di legge che ha predisposto a favore dei precari, che in questo modo rischiano di essere fuori già l’1 gennaio 2014. Non comprendiamo come i sindacati possano avallare questo discorso. Forse perché questo disegno di legge è stato fatto sotto dettatura delle stesse organizzazioni sindacali”.

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A scendere in piazza a fianco dei lavoratori anche alcune amministrazioni comunali. “Siamo vicini ai precari degli enti locali – commenta Basilio Ridolfo, sindaco di Ficarra, coordinatore regionale Anci piccoli Comuni – perché ne riconosciamo valore e utilità. Interi uffici sono retti dai contrattisti. Senza di loro il Comune non sarebbe in grado di erogare i servizi. Dobbiamo far sì che questa stortura, che va avanti da troppo tempo ormai, abbia fine. Vorrei però essere anche vicino a Cgil, Uil e Cisl per avviare un percorso comune”.

 

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17 Dicembre 2013, 19:26

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