E in difesa di Marino |arriva il centrodestra

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18 Novembre 2013, 18:21

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PALERMO – Se il Megafono, partito del governatore Rosario Crocetta, in qualche modo richiama all’ordine Nicolò Marino, paradossalmente l’assessore viene invece difeso dal centrodestra. Un dibattito quasi surreale quello sull’assessore all’Energia, presenza sempre più scomoda in giunta.

“Le denunce dell’assessore all’Energia, Nicolò Marino, certamente, stanno scoperchiando pentole dove potrebbero affiorare magagne che coinvolgono politici e imprenditori dell’area politica vicina al Governatore Crocetta”. Lo ha dichiarato il vicecapogruppo del PdL all’Ars, Marco Falcone, in riferimento all’attacco del Megafono all’Assessore all’Energia. “E’ fortemente sospetto – ha aggiunto il parlamentare di Forza Italia – che il Megafono che, almeno a parole, si ritiene paladino della legalità, attacchi un suo assessore che per la legalità si sta battendo sul campo incontrando resistenze insospettate”. “L’assessore Marino – ha concluso Falcone – venga a riferire in Aula, non per discolparsi come chiede il Megafono, ma per denunciare senza esitazione le pesanti irregolarità e le gravi complicità che ha riscontrato nello svolgimento del suo mandato”.

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Anche Santi Formica, deputato della Lista Musumeci, interviene sul tema: “Stiamo assistendo ad una vicenda paradossale. L’assessore Marino denuncia da tempo situazioni al limite della legalità e spesso oltre la legalità da parte di alcuni settori dell’imprenditoria in diversi settori dell’economia assistita siciliana dimostrando di essere un vero baluardo contro il malaffare e le mafie, e cosa fa il partito dell’ antimafia di Crocetta? Anziché difenderlo convoca una conferenza stampa per intimidirlo chiedendogli di riferire in aula come se fosse un partito di opposizione. Cosa si vuole coprire?”, conclude Formica.

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18 Novembre 2013, 18:21

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