“È presto per festeggiare | Iachini è un grande uomo”

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30 Marzo 2014, 12:43

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PALERMO – Seppur il Palermo ormai vinca con scioltezza e senza particolari patemi, lui non riesce ancora a vedere la partita in diretta. La registra e poi la rivede dopo avere saputo il risultato. Maurizio Zamparini non cambia, o meglio, la categoria non lo ha cambiato. Il Palermo, però, dopo il successo di ieri con il Varese, è lanciatissimo verso la promozione, ma ancora nessuno vuole sbilanciarsi:

“Ancora non è tempo di feste – dice Zamparini a LiveSicilia – bisogna aspettare, ci vogliono ancora quindici punti, ma non credo ci siano problemi a farli”. Zamparini parla quasi quotidianamente con Beppe Iachini: “Abbiamo un ottimo rapporto, è un grande allenatore e un grande uomo”. Se si parla di meriti, ovviamente Zamparini non vuole specchiarsi troppo e concede il palcoscenico proprio al suo allenatore: “Il merito principale di questa corsa è tutto di Iachini. È stato lui a creare gruppo, squadra, mentalità vincente. Sono davvero contento del suo operato. E poi quando io volevo cedere Vazquez, lui mi ha bloccato e mi ha detto ‘presidente, questo è bravo, proviamolo’. Aveva ragione – continua Zamparini – Vazquez è un gran giocatore e farà tanta strada”.

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Ma chi continua a rivelarsi un grande attaccante è il gallo Belotti: “Sapevo che era un ottimo attaccante. Questo ragazzo ha un fiuto del gol eccezionale, fa tutti gol importanti e decisivi. Riesce sempre a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, questo è segno che è un attaccante con gli attributi. Sono certo che sarà uno dei prossimi attaccanti della Nazionale, non ci sono dubbi”.

E poi si parla di futuro, di scelte, di programmi, di progetti: “Ci lavoriamo ormai da mesi con Perinetti e lo staff dirigenziale. Stiamo tracciando le linee per una stagione importante, dobbiamo tornare il Palermo. Credo che con innesti giusti potremo dire la nostra anche il prossimo anno, anzi, torneremo come il Palermo di Guidolin, quello che giocava grandi partite e si faceva rispettare da tutti. Voglio però il pubblico di una volta, quella tifoseria che faceva tremare gli avversari. Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma adesso anche i tifosi devono colorare il Barbera. Abbiamo bisogno di loro”. E su stadio e centro sportivo parla così: “Io li farei anche domani, ma come sempre, la burocrazia ci blocca. Adesso c’è anche la Regione che non ci aiuta. Un paese pieno di burocrazia, è impossibile lavorare così. Speriamo di farcela presto”.

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30 Marzo 2014, 12:43

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