E’ scontro aperto fra Puglisi e Unicredit| Pronto il terzo aumento di capitale

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07 Gennaio 2012, 21:07

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Il presidente della Fondazione Banco di Sicilia Giovanni Puglisi e’ “arrabbiato” per “il danno patrimoniale enorme” subìto dall’ente che presiede a causa della forte svalutazione subita dalle azioni Unicredit, in conseguenza, sostiene, anche delle decisioni assunte in questi anni dai vertici di piazza Cordusio, oltre che della crisi. E le preoccupazioni di Puglisi sono condivise da “alcuni altri presidenti di fondazione”, il cui livello di allarme “e’ analogo” al suo. A spiegarlo all’Adnkronos e’ lo stesso Puglisi, in vista dell’avvio dell’aumento di capitale, che avra’ luogo dopodomani.

“Sono arrabbiato – dice Puglisi – a me, oggi come oggi, il governo del gruppo è la cosa che interessa di meno. A me interessa, e fa arrabbiare, il danno patrimoniale che è stato fatto al gruppo in tutte queste vicende, che a me ha portato un danno enorme. Le Fondazioni bancarie non sono finalizzate a garantire la stabilita’ dei gruppi bancari. Anzi, quando nacquero avevano un vincolo, quello di non occuparsi di banche”. E, prosegue Puglisi, “se avessi potuto occuparmi di una banca, mi sarei occupato del Banco di Sicilia, che era di gran lunga migliore prima che lo rovinassero. Di quello che succede in Unicredit ormai a me interessa molto limitatamente, perchè il danno che mi hanno fatto è enorme”. Tra le decisioni che Puglisi contesta, c’e’ anche quella di non erogare dividendi relativamente all’esercizio 2011.

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Le preoccupazioni di Puglisi non sono isolate nell’azionariato della banca. “Con alcuni altri presidenti di fondazione – riferisce – ne ho parlato e il livello di preoccupazione e’ analogo. Poi le parole usate da ognuno sono diverse: io posso usare termini un po’ piu’ forti, ma quello che dico non sono mattane. Si arriva ad una svalutazione da 10 miliardi e, alla fine, dove stanno le responsabilità? Vogliamo chiederlo anche ai banchieri, oltre che ai politici, oppure loro hanno diritto solo a liquidazioni milionarie?”.

A un presidente di Fondazione, prosegue Puglisi, sta a cuore “la redditivita’ per svolgere i suoi compiti istituzionali. Ho fatto due aumenti di capitale, mi hanno ammollato dei Cashes. Adesso fanno un terzo aumento di capitale e svalutano per dieci miliardi di euro. E speriamo – soggiunge – che sia l’ultima svalutazione. Loro la chiamano pulizia. E io come campo? Lasciamo perdere l’attività al territorio, sulla quale ho messo una pietra sopra, per ora. Ma come campo?”. “Avevo avviato – ricorda Puglisi – un’attivita’ di progetto molto importante per lo sviluppo economico della Sicilia, attraverso il Forum di Taormina sull’Africa. Io credo che dovro’ sospenderlo quest’anno, il Forum di Taormina, grazie ai grandi strateghi della finanza di Unicredit”.

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07 Gennaio 2012, 21:07

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