Educare in natura, ad Acireale 10 anni di A Casa di Momo - Live Sicilia

Educare in natura, ad Acireale 10 anni di A Casa di Momo

Il 20 aprile alle 10, in corso Umberto 192, nella sede del progetto A casa di Momo, conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il decennale delle attività. Un giardino segreto nel centro di Acireale in cui le nuove generazioni vengono cresciute fuori dalle aule scolastiche
L'APPUNTAMENTO
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ACIREALE – Ad Acireale c’è un luogo dove si studia senza aula e senza banchi. E compie dieci anni. A Casa di Momo taglia un traguardo importante e si apre al territorio con una settimana di iniziative rivolte a grandi e piccoli per far comprendere meglio la sua mission: l’outdoor education, l’educazione esperienziale in natura.

Partito come progetto di centro ludo-educativo e doposcuola, oggi A Casa di Momo conta su un micronido, una scuola dell’infanzia, una primaria e un doposcuola specialistico per i piccoli con Disturbi specifici dell’apprendimento e con Bisogni educativi speciali. In totale una settantina di bambini che crescono e si formano seguendo un modello che ha tre cardini: la pedagogia in natura, la cittadinanza attiva e l’educazione esperienziale. Un metodo avvalorato dal ministero dell’Istruzione che sta prendendo piede in tutta Italia.

“Imparare facendo”, è questa la parola d’ordine, come spiega Stefania Ferrara, una delle fondatrici del progetto. “Nella nostra vita, arrivati a un certo punto, è come se la sete di scoprire viene bloccata. Ecco, da noi non è così. I nostri bambini imparano esplorando. Un esempio? Lo studio delle stagioni si fa attraverso l’uso dei cinque sensi, oppure le tabelline si possono imparare non solo mnemonicamente ma anche attraverso laboratori motori. Così la matematica è diventata la materia preferita per tanti nostri piccoli alunni”.

A Casa di Momo anche i libri hanno il loro spazio, grazie a una ricca biblioteca per bambini e ragazzi, realizzata con il contributo della Fondazione Atene e Roma e diventata il teatro di un progetto di educazione alla lettura che parte già dai piccoli di 12 mesi e arriva alla scuola primaria.

Sono già una cinquantina le famiglie che hanno creduto e scommesso su questo innovativo metodo di formazione per i loro figli. In occasione del decimo compleanno, A Casa di Momo organizza una serie di eventi nella sua sede di corso Umberto 192 ad Acireale.

Il 22 aprile si terranno sette seminari tenuti da professionisti ed esperti e a cui si potrà partecipare su prenotazione: alle 9.30 si potrà scegliere tra “Le mappe per compensare. Cosa, come e perché”, a cura del dottor Giuseppe Pellegrino che da anni si occupa di tecnologia a servizio dell’inclusione e al supporto allo studio di studenti con Dsa e Bes; “Corso di avvio alla consapevolezza alimentare”, a cura della biologa e nutrizionista Elisabetta Scalia; oppure “Nuovi linguaggi e sessualità adolescenziale”, tenuto dalla consulente in sessuologia Tiziana Portera.

Alle 11.30 spazio ad altri quattro seminari, sempre su prenotazione: “Apprendimento tra aspettative ed emozioni”, curato dalla psicologa Vanessa Occhino e dall’equipe Strategica…mente di A casa di Momo; “Mettiamoci in gioco, tanti modi per diventare grandi”, a cura della psicologa Maria Concetta Pappalardo; ci sarà il workshop esperienziale “Per una filosofia dell’educazione a scuola”, curato da Veronica Pavoni, counselor filosofica S.I.Co.; e infine “Semi che crescono”, a cura degli educatori dell’equipe “Educazione esperienziale in natura” di A Casa di Momo.

Quattro giorni dopo, il 26 aprile dalle 9.30, mattinata di laboratori per grandi e piccoli. A tutti gli eventi si potrà partecipare prenotandosi sulla pagina Facebook A Casa di Momo. Infine giovedì 27 aprile alle 17 ci sarà lo spettacolo teatrale Incantesimi, con Filippo Velardita, e a seguire Palco aperto a cura della compagnia B&St. e gran festa finale.

“Ogni laboratorio ha dietro il suo perché educativo – spiega Ferrara – e ogni seminario è un dono che vogliamo fare alla comunità, un’opportunità di formazione e momento di riflessione su temi importanti: la sessuologia, l’alimentazione, l’educazione esperienziale, gli strumenti compensativi per chi ha bimbi con difficoltà”.

Un modo anche per smontare pregiudizi e falsi miti. “I nostri bambini hanno più risorse da poter utilizzare alla fine del percorso, perché hanno maggiore autonomia, autostima, resilienza, capacità di dare importanza alle cose veramente importanti. Imparano a gestire e a superare le piccole frustrazioni, perché la natura è maestra anche in questo, insegna a superare le sfide e ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità”.


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