PALERMO – La vita non gli ha dato molto nei suoi primi anni. Come tutti i giovani nato in Guinea-Bissau il sogno era quello di diventare calciatore calciando un pallone costruito con ciò che capitava davanti la porta di casa. Carlos Embalo, esterno offensivo del Palermo che ha rinnovato con i rosanero dopo l’ottima stagione in serie B tra le fila del Brescia, non ha fatto differenza tranne il piccolo particolare che il classe ’94 è riuscito ad emergere in mezzo a tante promosse.
Adesso il desiderio del calciatore guineense, con passaporto portoghese, è uno solo: “Sarò felice quando giocherò la prima partita in A – ha dichiarato al Giornale di Sicilia – quando vincerò con questa maglia per la quale dico ai tifosi che darò tutto. Voglio diventare grande come Dybala, Pastore e Cavani però dovrà ritagliarmi uno spazio importante per convincere Ballardini. Un giorno sogno di giocare la Champions – prosegue il calciatore – anche se sono sempre lo stesso che giocava davanti casa fra serpenti e scimmie.
Embalo poi svela un retroscena curiosa sulla sua prima partita contro una squadra italiana: “Era destino che vestissi la maglia del Palermo. La prima volta che arrivai in Italia per giocare un torneo sapete chi affrontai? Proprio i rosanero. La mia famiglia era poverissima, non avevamo niente ma eravamo felici lo stesso. Io sognavo di diventare un calciatore, di lasciarmi alle spalle l’infanzia difficile e la fame. Ci sono riuscito, ringrazio Dio per avermi aiutato. Quando sono arrivato parlavo un po’ di portoghese, perché avevo giocato con il Chaves ma confesso che all’inizio è stata durissima. Non capivo dove fossi finito”.
