CATANIA – La provincia etnea nella morsa del gelo. Nevicate abbondanti, raffiche di vento e numerosi interventi di sicurezza hanno caratterizzato le ultime ventiquattro ore. I telefoni dei comandi provinciali dei vigili del fuoco e della polizia stradale hanno squillato all’impazzata. Le strade gelate, infatti, hanno creato non pochi problemi agli automobilisti etnei. Ognuno si è attrezzato come ha potuto. Il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, addirittura a mani nude. “Il Comune non possiede un mezzo spargisale quindi sarà un lavoro che effettueremo a mano. La ex Provincia possiede solo 2 spargisale ma deve servire tutto il territorio etneo quindi è difficile il suo intervento”, ha scritto sui social chiamando a raccolta i propri concittadini. “Lo hanno effettuato stamani alle 4 lungo la via Roma e tratti di via Vittorio Emanuele ma difficilmente potranno ripeterlo dovendo dare priorità a realtà ben più complesse. C’è da ricordare che il sale sotto una certa temperatura non riesce a produrre significativi effetti comunque proveremo”, ha annunciato Caputo.
La giornata di oggi è stata scandita da numerose operazioni di soccorso portate a termine dai vigili del fuoco, impegnati a prestare aiuto agli automobilisti rimasti bloccati a Belpasso, Milo, Adrano, Santa Maria di Licodia, Randazzo e Pedara, Bronte, Giarre e Acireale. Molte le insidie legate alle strade ghiacciate che hanno creato più di un problema come testimoniano gli interventi della polizia stradale che hanno interessato la SS114 tra Giarre e Acireale, strada privilegiata per gli automobilisti visto il blocco in mattinata dell’autostrada Catania-Messina causato da un incidente, e le strade ghiacciate di Vizzini, Bronte e Randazzo. Nel pomeriggio la polizia stradale ha messo in sicurezza una decina di persone rimaste bloccate, con i camper, a Piano Provenzano. Un altro intervento ad alta quota riguarda una ventina di persone che, nel primissimo pomeriggio sono rimaste bloccate a Piano Vetore a 1600 metri di quota sull’Etna. Dell’intervento si sono occupati gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Cai che ha operato con più squadre nel versante etneo di Nicolosi.
Un’altra situazione critica riguarda Linguaglossa. Il paese si è risvegliato con la neve altra 30 cm che ha creato non pochi problemi di viabilità. Lo stesso a Mascali dove il sindaco ha attivato il Coc, come prima misura urgente di Protezione civile. Disagi anche a Bronte. Per diverso tempo è stato chiuso il bivio che da Maletto porta nella città del pistacchio. Nel comprensorio nord-ovest dell’Etna l’allerta resta alta.
AGGIORNAMENTO 22.40. Da ieri gli uomini del Corpo Forestale sono impegnati nel fronteggiare l’emergenza neve. Personale del Soccorso Montano di Linguaglossa unitamente ai Distaccamenti Forestali Etnei, coordinati dalla Sala Operativa del Comando Provinciale di Catania, hanno risposto prontamente alle numerose rischieste di soccorso da parte degli automobilisti ma soprattutto degli escursionisti rimasti bloccati sul vulcano.
Oggi grazie all’utilizzo di mezzi fuoristrada e di mezzo speciale Unimog in dotazione al Corpo Forestale, in mattinata una pattuglia del soccorso montano ha trasportato un paziente presso l’ospedale di Randazzo perchè necessitava di cure.
Nel pomeriggio, invece, gli uomini del Corpo Forestale hanno raggiunto una persona rimasta isolata la quale necessitava con urgenza di insulina.
Il Comandante del Soccorso Montano Isp. Sup. Alfio Stagnitta, raccomanda alla popolazione di uscire solo se strettamente necessario prestando massima attenzione e utilizzando catene e/o pneumatici da neve. Ricorda inoltre, per gli appassionati della montagna e non solo, prima di avventurarsi di visualizzare i bollettini Meteomont al seguente indirizzo http://www.meteomont.gov.it/infoMeteo/index.do
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