Enzo Valenti, ucciso due mesi fa |Una canzone per non dimenticare

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20 Febbraio 2018, 08:02

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CATANIA – Sono trascorsi due mesi dall’omicidio di Enzo Valenti. Ucciso con due colpi di revolver in piazza Palestro. Una morte che ha lasciato un vuoto incolmabile in quel pezzo di città che ha avviato una serie di iniziative per non dimenticare “Enzuccio”. In via Vittorio Emanuele è stato realizzato un murales con il volto della giovane vittima, un altro uguale si trova in piazza Gassman al Villaggio Sant’Agata. Un’opera che è diventata la cornice ideale del video clip Nunn era maje succedere realizzato da Francesco Zerbo, cantante neomelodico. Su YouTube già si contano oltre 60 mila visualizzazioni.

Un brano che racconta l’amarezza e il dolore della perdita, il senso di colpa di quegli amici che forse avrebbero voluto proteggere “Enzuccio” da quelle pallottole, l’angoscia di una famiglia orfana di un figlio a “cui è stato rubato un angelo”. Un video che scatta una fotografia del mondo di Vincenzo Valenti, la sua casa, i suoi compagni, il suo quartiere. E poi anche la sua lapide.

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Un omicidio che fin da subito ha scatenato momenti di tensioni nel rione. “Chi ha fatto questo pagherà…”, dicevano con rabbia. Danilo Guzzetta si è costituito due giorni dopo la sparatoria. Si era nascosto, ma poi sentendosi braccato dalla polizia ha confessato tutto. Non avrebbe avuto scampo. Perché tutti sapevano quello che era accaduto quella notte. La lite per la fidanzatina contesa e poi quell’appuntamento finito nel sangue.

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20 Febbraio 2018, 08:02

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