Esperti della NASA riuniti per | l’arrivo della cometa ISON

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19 Marzo 2013, 14:39

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Si avvicina la cometa C/2012 S1 ISON, e con essa le grandi aspettative per quella che dovrebbe divenire una delle più brillanti comete mai osservate negli ultimi secoli. Nell’attesa del potenziale spettacolo atteso dal prossimo autunno, la NASA ha riunito un gruppo di esperti per organizzare una campagna osservativa, al fine di coordinare gli sforzi attraverso le strumentazioni terrestri e spaziali di cui disponiamo.

“E’ una rara opportunità che abbiamo, specie perché possiamo pianificarla con lungo anticipo”, dice Karl Battams, uno scienziato del US Naval Research Lab di Washington e membro del Comet ISON Observing Campaign (CIOC). “Dal momento in cui comincerà la sublimazione del materiale ghiacciato di cui è composta, potremmo apprendere tante altre informazioni scientifiche da questo evento”, aggiunge lo scienziato.

Scoperta lo scorso Settembre 2012 dagli astronomi russi Vitali Nevski e Artyom Novichonok, ISON è una cometa radente che si avvicinerà a soli 1,1 milioni di chilometri dalla superficie del Sole. Per rendere l’idea, la cometa C/2011 L4 PANSTARRS lo scorso 10 Marzo, ha raggiunto il massimo avvicinamento a 45 milioni di chilometri dalla nostra stella.

In virtù delle altissime temperature a cui la “cometa di Natale 2013” sarà sottoposta, potrebbe generare uno spettacolo degno di nota tanto da essere visibile anche in pieno giorno, o addirittura disgregarsi, lasciando con l’amaro in bocca scienziati ed appassionati.

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Tuttavia, la sua orbita che ricorda la grande cometa del 1680, le sue apparenti dimensioni, e la quantità di materiale che dovrebbe contenere in quanto al suo primo viaggio nel sistema solare interno, forniscono una grande aspettativa e una buona porzione di ottimismo. In un modo o nell’altro non costituirà un pericolo per la Terra. Battams e colleghi hanno contattato i principali Osservatori della Terra incoraggiandoli alle osservazioni, ottenendo calde ed entusiaste risposte degli operatori. La campagna osservativa, come detto, non si limiterà alle osservazioni con i grandi telescopi terrestri, ma coinvolgerà anche la rete spaziale: entreranno in azione le sonde SOHO, STEREO, SDO, che normalmente studiano la superficie solare, i telescopi spaziali Spitzer, Chandra e Hubble, così come le sonde Deep Impact, JUNO, Messenger, Mars Odyssey e Curiosity.

“Incoraggiamo i nostri partner internazionali a contattarci e unirsi al divertimento!”, sostiene Battams. In realtà, la sonda Deep Impact ha già iniziato il suo lavoro. La sonda della NASA ha scattato le sue prime foto della cometa nel mese di Gennaio. Per fornire una previsione più dettagliata bisognerà attendere il mese di Agosto, quando comincerà la vera e propria sublimazione del materiale. “Dobbiamo andare avanti con ottimismo e prepararci a qualcosa di veramente speciale, spettacolare, e spero che ciò avvenga”, dice Battams. “Se le attese dovessero essere ripagate, assisteremo ad un evento senza precedenti”, conclude lo scienziato. Ed effettivamente la ISON nel periodo di Natale 2013 potrebbe essere un faro abbagliante nel cielo notturno che potrebbe offrire uno spettacolo nemmeno paragonabile a quello debole e fugace offerto dalla recente PANSTARRS. Uno spettacolo a cui tutti noi speriamo di partecipare.

DA METEOWEB

Pubblicato il

19 Marzo 2013, 14:39

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