Europa, Milan fuori | Ecco chi sorride

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28 Giugno 2019, 17:44

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Si scrive “consent award”, si traduce nell’esclusione del Milan dall’Europa League per la prossima stagione. E’ quanto raggiunto dal club rossonero con la Uefa, stabilito dal Tribunale arbitrale sportivo come conseguenza della violazione degli obblighi di pareggio del fair play finanziario. I periodi di riferimento sono gli anni 2015/2016/2017 e 2016/2017/2018. Ma c’è anche chi sorride: la Roma, sesta in classifica alla fine dell’ultima stagione di Serie A, andrà direttamente alla fase a gironi della competizione europea, mentre il Torino, settimo, giocherà i preliminari.

Una tegola ma anche una chiave di volta per il Milan: l’award ha permesso lo slittamento di un anno dell’obbligo del pareggio di bilancio, inizialmente previsto entro il 2021. Il Tas scrive che “La Camera giudicante è invitata a emettere un ordine procedurale in cui si prende atto del risultato dell’arbitrato e si terminano i procedimenti relativi al periodo di monitoraggio 2016/2017/2018, che sono diventati inutili”. Previsto, dunque, che vengano accantonate le due decisioni della Uefa contro cui il club aveva fatto appello: la prima, del novembre 2018, prevedeva l’esclusione dalle coppe europee per una stagione fra quella 2022/23 e quella 2023/24, in caso di mancato pareggio del fair play al 30 giugno 2021; la seconda risale allo scorso aprile.

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Si chiude così un periodo travagliato per la società e i tifosi rossoneri, iniziato con la prima sanzione per irregolarità nel triennio 2014-2017 sotto la guida di YongHong Li: multa da 12 milioni di euro da trattenere dai bonus europei, più l’obbligo del pareggio di bilancio entro il 2021. Il passaggio nelle mani di Elliott management corporation aveva permesso al Milan di guadagnare nuovamente la fiducia della Uefa e poter giocare la scorsa Europa League. Questa fiducia rinnovata, il grande disavanzo ancora da colmare e il fatto che quest’ultimo fosse stato accumulato da un’altro proprietario, avevano spinto l’attuale proprietà a ricorrere al Tas. Per un obbiettivo finanziario raggiunto, uno sportivo mancato.

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28 Giugno 2019, 17:44

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