08 Dicembre 2021, 10:54
2 min di lettura
PALERMO – Ex province: la proposta di Giusi Savarino. “La sentenza 240 della Corte costituzionale, pur rigettando la questione di legittimità, per cui rimangono in vigore sia la Delrio che la normativa regionale in materia, pone alcune riflessioni interessanti e condivisibili.” A parlare l’onorevole Giusi Savarino, portavoce #db “Da anni diciamo che l’abolizione delle Province ha creato solo storture e disfunzioni, privando il cittadino del suo legittimo diritto di voto e il territorio di un ente che si occupasse di scuole, strade, promozione turistica, programmazione di area vasta. Adesso anche la Corte costituzionale si spinge a dare un duro monito al legislatore su una riforma rimasta zoppa, dopo la bocciatura del referendum a cui si collegava. Dice espressamente il giudice delle leggi che ancora sollecita << un intervento legislativo in grado di scongiurare che il funzionamento dell’ente metropolitano si svolga ancora a lungo in una condizione di non conformità ai richiamati canoni costituzionali di esercizio dell’attività politico-amministrativa>> spiega la deputata.
“Peccato che il legislatore a cui la Corte si appella sia quello nazionale, avendo espressamente richiamato che i principi stabiliti nella legge Delrio «valgono come princìpi di grande riforma economica e sociale per la disciplina di città e aree metropolitane da adottare dalla regione Sardegna, dalla Regione Siciliana e dalla regione Friuli-Venezia Giulia, in conformità ai rispettivi statuti».
Questo, come già sappiamo, comprime purtroppo le nostre competenze in materia, per cui il legislatore regionale si trova di fronte a scelte forzate, applicare la normativa attualmente in vigore seppur sgradita andando al voto di secondo grado il 22 gennaio, approvare una legge voto che riorganizzi Province e aree metropolitane con elezioni dirette, chiedendo così al Parlamento nazionale di approvare la disciplina normativa, come proposto dal mio gruppo parlamentare. Forzare la mano, approvando una normativa regionale che ripristini province ed elezioni dirette, è un’ipotesi che si scontra con la consapevolezza che Roma impugnerà la legge regionale. Noi abbiamo il dovere di dare risposte certe ai cittadini, guardando al mero interesse dei siciliani, senza perdere tempo inutilmente. Chiedo al Presidente Musumeci di affidare all’Assessore regionale Zambuto la convocazione urgente di una conferenza Stato Regioni sul tema, alla luce della sentenza della Consulta, e di porre così il tema sul tavolo nazionale, un tema quello della legittimità e della funzionalità delle Province non più procrastinabile” conclude.
Pubblicato il
08 Dicembre 2021, 10:54