Ex Province siciliane |Il Cdm: sì al voto in autunno

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15 Giugno 2018, 15:26

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Il Consiglio dei ministri ha deciso ieri di non impugnare la legge regionale della Sicilia sulle ex Province. Che quindi dovrebbero finalmente tornare ad avere organi elettivi ai vertici dopo un lunghissimo commissariamento. La legge era quella votata nello scorso aprile con “Norme transitorie in materia di elezione degli organi dei liberi consorzi comunali e delle città metropolitane e proroga commissariamento”. Ma resta ancora da superare lo scoglio della pronuncia della Corte Costituzionale, attesa a breve. Se la Consulta darà il via libera in autunno i siciliani saranno chiamati alle urne per eleggere con un voto diretto il presidente del proprio Libero consorzio o della propria Città metropolitana. La Corte costituzionale dovrà pronunciarsi i primi di luglio proprio sulla legittimità della reintroduzione del voto a suffragio diretto per l’elezione degli organi amministrativi, che non è più prevista nel resto d’Italia dove si è già votato già con elezioni di secondo grado, cioè gli organi delle ex Province li votano i sindaci e i consiglieri comunali, come in origine era previsto anche per la Sicilia nella riforma che ha avuto un iter lungo e tormentato. Il governo nazionale ha impugnato quella norma davanti alla Consulta. La legge che invece ieri è passata indenne dal Cdm è quella con cui l’Ars ha approvato il rinvio delle elezioni alla finestra fra il 15 ottobre e il 15 dicembre.

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15 Giugno 2018, 15:26

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