Ex Province, fissata la data delle elezioni di secondo grado

Ex Province, si va alle elezioni di secondo grado: addio ai commissari

Ok al ddl che porta la firma del governatore Schifani

PALERMO – Dopo anni dalla loro introduzione, i liberi Consorzi comunali (le ex Province) andranno al voto di secondo grado per eleggere i propri vertici. A mettere fine a una querelle che durava da anni, da quando il governo Crocetta mandò in soffitta le Province regionali per i nuovi modelli di enti territoriali, è una delibera varata dalla giunta regionale che porta la firma del governatore Renato Schifani. Il ddl ora passa all’esame dell’Ars.

La data delle elezioni nelle ex Province

Sindaci e consiglieri comunali saranno chiamati al voto in una delle domeniche comprese tra il 6 e il 27 ottobre. I commissari straordinari, nominati dal governo regionale nel settembre del 2023, resteranno in carica fino alla costituzione dei nuovi organi. Una strada obbligata, quella delle elezioni di secondo grado, per il governo Schifani. Il centrodestra punta al ritorno delle Province e dell’elezione diretta, ma i Liberi consorzi non possono più restare sotto l’egida dei commissari.

Per l’ok alla riforma regionale, infatti, è necessario prima che il Parlamento nazionale abroghi la legge Delrio. Il governo Meloni è favorevole ma l’agenda dell’Esecutivo è fitta e non è detto che le ex Province siano tra i crucci della premier. In attesa della nuova riforma degli enti per l’introduzione dell’elezione a suffragio universale diretto, intanto, c’è da rispettare una sentenza della Corte costituzionale. La Consulta, infatti, ha imposto l’indizione delle elezioni di secondo grado nelle ex Province con la partecipazione dei sindaci e dei consiglieri comunali, non dei cittadini.

Ex Province, una querelle iniziata nel 2014

Che la strada per le elezioni di secondo grado fosse spianata lo si era capito già nel febbraio scorso. In quei giorni all’Ars naufragò l’ipotesi di una riforma delle ex Province a breve termine. Riposto nel cassetto il progetto di un ritorno all’antica veste delle Province per via del voto dell’Ars, a febbraio riemerse il nodo della gestione di enti che, dal 2014, di fatto non hanno mai avuto una vera guida. Quell’anno la maggioranza targata Crocetta varò la legge che diede vita ai sei Liberi Consorzi da sempre affidati a dei commissari, a differenza delle tre Città Metropolitane guidate dai sindaci dei rispettivi capoluoghi.

Tempi e regole delle elezioni di secondo grado vengono dettati da una norma approvata nel giugno 2023 dall’Ars. Per far partire l’iter delle elezioni di secondo livello era necessario conoscere la data delle elezioni amministrative di quest’anno. La Regione ha deciso di optare per l’election day con le concomitanti Europee e così la data delle Amministrative, quando andranno al voto una trentina di comuni, è stata fissata per l’8 e 9 giugno. A questo punto è scattato il countdown e il presidente della Regione, che aveva 120 giorni di tempo per fissare la data delle elezioni di secondo grado, è passato all’azione.


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