15 Maggio 2017, 20:33
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PALERMO – Si sono recati, insieme ai sindacati, all’assessorato al Lavoro. L’assessore e i cosiddetti “ex sportellisti” avrebbero dovuto discutere sul percorso da avviare dopo l’approvazione della legge in Finanziaria che prevede il ricorso a queste risorse, tramite il Ciapi, per le politiche attive del lavoro.
Ma la riunione è finita nel peggiore dei modi: alcuni lavoratori nel pomeriggio hanno infatti occupato l’assessorato: “Da qui non ci muoviamo”, hanno promesso. Mentre altri sono rimasti appena fuori a protestare. A destare i primi malumori, la decisione del neo-assessore Carmencita Mangano, di lasciare l’incontro dopo pochi minuti, per “impegni istituzionali”, verosimilmente legati alla partecipazione del componente della giunta di Crocetta alle manifestazioni sull’Autonomia siciliana.
Il confronto allora è proseguito con l’intervento della dirigente generale Antonella Bullara. Stando al racconto dei lavoratori, però, la burocrate avrebbe parlato di avvio al lavoro possibile solo per 200 dei circa 1.700 lavoratori in attesa di un rapporto di lavoro stabile dopo tre anni di limbo.
“L’amministrazione regionale – commenta Adriana Vitale, una rappresentate degli ex addetti agli sportelli multifunzionali – deve semplicemente applicare la legge, già in vigore, poiché autorizzata ad avvalersi dell’ente in house per il potenziamento dei Cpi e l’implementazione delle politiche attive del lavoro e per la quale è stata autorizzata la spesa di 6 milioni oltre risorse nazionali e comunitarie”. Una richiesta che verrà ribadita all’assessore, che in serata ha fatto ritorno in assessorato per riavviare il confronto con i lavoratori.
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15 Maggio 2017, 20:33