17 Novembre 2018, 16:11
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PALERMO – Poche righe sul suo profilo Facebook per ufficializzare ciò che era nell’aria già da qualche giorno: Davide Faraone si candida alla segreteria del Pd siciliano. L’ex sottosegretario alla Salute, uomo di punta dei renziani nell’Isola, scrive: “Conosco la Sicilia della luce e del lutto. Dei primi e degli ultimi. Voglio ripartire dalla mia terra. Mi candido alle primare del Pd siciliano, insieme a tutti voi”. E lancia l’hashtag: ‘#AvantiSicilia’.
L’accelerazione decisa nelle ultime ore, dove non sono mancati i contatti tra gli uomini di Renzi e l’area vicina a Nicola Zingaretti, che ha mal digerito il nome di Faraone tirato fuori da un esponente di punta dei renziani: quel Luca Sammartino, deputato regionale dem forte di 32mila preferenze, che in una intervista a ‘La Sicilia’ aveva lanciato il compagno d’area indicandolo come l’uomo giusto per guidare i democratici siciliani dopo l’era Raciti.
Una riunione nella notte tra venerdì e sabato ha sciolto gli ultimi dubbi, con i renziani che hanno abbandonato i nomi di Gandolfo Librizzi e Giuseppe Bruno dati come possibili alternative dopo i dinieghi opposti dall’area Zingaretti: davanti al nome di Faraone, infatti, il rassemblement che a Roma fa riferimento al presidente della Regione Lazio si era messo all’opera per la ricerca, finora vana, di un candidato alternativo. L’ex sottosegretario ha deciso quindi di forzare la mano e scendere in campo in prima persona, sfidando alla conta gli avversari interni al Pd.
A questo punto si attende la risposta di tutte quelle anime del partito che in Sicilia al momento non si riconoscono nella leadership di Renzi: da AreaDem del capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo ai PartigianiDem di Antonio Rubino, quest’ultimo inserito insieme con la renziana Valeria Sudano nella commissione per il congresso nazionale, fino agli ex Ds guidati da Antonello Cracolici che oggi si sono espressi così con Livesicilia: “Faraone? Non può esserci che avversario migliore per noi – le parole di Franco Ribaudo, ex deputato e oggi sindaco di Marineo -. Con lui non può esserci alcuna unità nel Pd”. Parole che dovrebbero essere il preludio al lancio di un nome alternativo, così come lo stesso dovrebbe fare anche l’area vicina a Matteo Richetti, che a Palermo è rappresentata da Antonio Ferrante.
Intanto, la commissione regionale per il congresso ha deciso di dare altre 72 ore di tempo per la presentazione delle candidature alle cariche di segretario regionale e segretari provinciali. Il termine, fissato in un primo momento per le 20 di oggi, è stato prorogato alle 20 di martedì. “La presentazione delle candidature a segretario regionale e a segretario provinciale – si legge nella delibera della commissione – avverrà esclusivamente in via Bentivegna”, a Palermo, dove ha sede il Pd regionale. Le candidature a segretario provinciale, invece, potranno essere presentate anche per via telematica. Il giorno scelto dalla direzione regionale per la celebrazione delle primarie per l’elezione del segretario è domenica 16 dicembre: sarà il momento della verità, lo showdown decisivo per capire a chi saranno affidate le chiavi del partito in Sicilia. Il primo pretendente è già salito sul ring.
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17 Novembre 2018, 16:11