“Faraone? Il Pd vuole allargare | gli uffici di gabinetto”

di

12 Maggio 2014, 20:46

2 min di lettura

PALERMO – Il “decalogo” di Davide Faraone non va giù a Forza Italia. Secondo gli azzurri all’Ars, infatti, mentre il responsabile Welfare del governo Renzi, “predica bene”, i suoi colleghi del Partito democratico agiscono in maniera del tutto opposta.

“Sono paradossali – ha detto infatti il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – le lezioni che tenta d’impartire il plenipotenziario siciliano di Renzi e del PD Davide Faraone. Il Pd siciliano – aggiunge il Parlamentare forzista – decisamente, si muove in altra direzione poiché, manifestamente, chiede senso di responsabilità alle altre forze politiche e si erge a difensore dei lavoratori, ma, sotto sotto, si scopre che, dietro a questa manovra fatta per pagare gli stipendi a 36.000 lavoratori regionali e pararegionali, inserisce, tanto furbescamente e altrettanto maldestramente, una norma che riguarda, non solo, la sanatoria dei componenti degli uffici di gabinetto, ma anche l’incremento degli organici degli stessi uffici, determinando una ulteriore spesa di 1 milione e settecentomila euro con la consequenziale sottrazione di fondi per precari e pensionati. In considerazione della finalità della manovra – conclude Falcone – domani, in Conferenza dei Capigruppo, chiederemo al Presidente Ardizzone che questa vergognosa quanto inopportuna norma venga espunta dal testo”.

Articoli Correlati

Ma Forza Italia non si ferma qui. E tramite il deputato Riccardo Savona chiede che il tema degli stipendi dei regionali non venga utilizzato strumentalmente per la campagna elettorale. “Il livore e le contraddizioni interne al partito democratico ed alla maggioranza che sostiene il Governo Crocetta- ha detto Savona – dopo aver distrutto interi settori dello stato sociale, tenta oggi di scagliarsi, facendone argomento di campagna elettorale, contro i dipendenti regionali e dell’Ars. Forza Italia ritiene che il virtuoso processo della spending review – che ha già ridotto le remunerazioni dei parlamentari – dovrà interessare le sacche di spreco della regione, magari portando a regime le tabelle di equiparazione stipendiali dei dipendenti pararegionali, ma la rivisitazione degli emolumenti dei dipendenti pubblici, seppur necessaria, non puó essere il campo di battaglia dove misurarsi in campagna elettorale, in questo modo si otterrebbe il solo risultato di mortificare quanti, ad oggi, hanno servito le istituzioni con decoroso prestigio. Ci faremo carico, nelle opportune sedi dedicate, – ha concluso Savona – di intervenire con adeguato senso di responsabilità al fine di riportare equità nei trattamenti economici dei dipendenti pubblici”.

Pubblicato il

12 Maggio 2014, 20:46

Condividi sui social