Dal degrado alla rinascita | nel segno della cultura

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29 Agosto 2013, 18:52

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FAVARA (AGRIGENTO) – “Voi ricordate cos’era Favara tre anni fa? Io no”. Si conclude così la lettera di Laura Castellana, una ragazza di Favara che come molti altri giovani è stata travolta dal “tornado” Andrea Bartoli, notaio che ha dato vita a un progetto artistico-culturale che ha risvegliato i giovani di un intero paese. Grazie all’arte e alla loro buona volontà hanno scoperto com’è possibile riportare in vita il quartiere storico della cittadina.

Il progetto “Farm Cultural Park” è partito tre anni fa con dei lavori di ristrutturazione nel cuore del centro storico del paese, i cosiddetti “7 cortili”, in cui è stato creato un vero e proprio museo di arte contemporanea con installazioni permanenti e temporanee, un museo di architettura contemporanea e vari concept store. Pian piano i progetti del notaio di origine catanese, a cui hanno fatto aderito le varie associazioni di giovani nate a Favara in questi anni, come la F.U.N., hanno riscosso sempre più successo fino a portare alla ribalta il paese, di cui hanno parlato giornali nazionali ed internazionali.

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Non stupiscono più i turisti che arrivano a Favara dall’Italia e dall’estero solo per visitare questo piccolo miracolo made in Sicily. Proprio in seguito ad una visita di alcune persone di Milano è stata scritta la lettera della giovane che in questi tre anni ha contribuito alla realizzazione dei vari progetti.

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29 Agosto 2013, 18:52

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