Cronaca

Favara, c’è un indagato per l’omicidio del commerciante di auto

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20 Gennaio 2024, 15:02

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FAVARA (AGRIGENTO) – C’è un indagato per l’omicidio di Francesco Simone, il rivenditore di auto ucciso con almeno quattro colpi di pistola lo scorso 7 dicembre in contrada “Poggio muto” a Favara.

La Procura di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati un sospettato, accusato adesso di omicidio volontario, porto e detenzione illegale di armi e munizioni ed altro ancora. Le modalità del delitto, una vera e propria esecuzione, avevano inizialmente fatto pensare anche a scenari legati a dinamiche più complesse ma così non sarebbe.

I carabinieri del Nucleo investigativo, guidati dal tenente colonnello Luigi Balestra e dal tenente colonnello Vincenzo Bulla, avrebbero individuato movente e presunto assassino già dopo le primissime investigazioni tracciando un profilo dell’accaduto. La furia omicida potrebbe essere stata scatenata da futili motivi. Testimonianza e accertamenti sul campo, senza spostarsi molto dal territorio di Favara, avrebbero poi delineato lo scenario.

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Il prossimo 25 gennaio si svolgeranno, nella sede del Ris di Messina, gli accertamenti irripetibili sui reperti sequestrati sulla scena del delitto. Si tratta di accertamenti di natura biologica, microscopica e balistica che serviranno ad aggiungere un ulteriore tassello alle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo e della Tenenza di Favara. Proprio la notifica alle parti interessate dell’avviso di accertamenti irripetibili ha fatto “scoprire” le carte alla procura di Agrigento dovendo necessariamente – è un atto dovuto – comunicare all’indagato e alle persone offese l’avvio degli esami.

La modifica del numero di modello – da 44 contro ignoti a 21 contro persone note – ha svelato l’esistenza di un indagato. Agli accertamenti assisteranno anche l’avvocato dei familiari della vittima, Angelo Piraino, ed il difensore dell’indagato, che nomineranno un consulente tecnico di parte. I risultati dell’approfondimento, unitamente alla relazione dell’autopsia effettuata dal medico legale Alberto Alongi, potrebbero fornire nuovi interessanti elementi all’indagine coordinata dal procuratore Giovanni Di Leo e dal sostituto Maria Barbara Grazia Cifalinò.

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20 Gennaio 2024, 15:02

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