Fibra, anello e fognature | La città nella morsa dei cantieri - Live Sicilia

Fibra, anello e fognature | La città nella morsa dei cantieri

I cantieri per la posa della fibra ottica

Le strade della città interrotte dai lavori per piccole e grandi opere.

PALERMO – Fibra ottica, anello ferroviario, collettore fognario: le grandi opere di Palermo hanno occupato ogni zona della città, con cantieri che sembrano non finire mai o che a volte sembrano durare solo un giorno. Ma le transenne che stanno mettendo in difficoltà la circolazione in alcune arterie del centro sono spesso il frutto di compromessi fatti per evitare blocchi del traffico ancora peggiori. Tra cantieri – lampo e trincee eterne, ecco una mappa per orientarsi.

Anello ferroviario: tutto rimandato a febbraio. I lavori per l’installazione di una linea ferroviaria a binario singolo tra Notarbartolo e piazza Politeama sono quelli che hanno avuto maggiore impatto e visibilità, con la chiusura della parte bassa di via Emerico Amari e dell’incrocio tra viale Lazio e via Sicilia. Secondo il progetto originario i cantieri, aperti nel 2014, avrebbero dovuto essere chiusi a luglio di quest’anno, ma le vicende legate al commissariamento della Tecnis, azienda catanese a cui sono stati affidati i lavori, hanno fatto procedere tutto a rilento causando diversi disagi tra gli abitanti e i commercianti delle zone interessate. Nella primavera di quest’anno si era sperato che le strade potessero riaprire a dicembre, complice una ripresa dei lavori, ma proprio il 24 novembre scorso un’ordinanza del Comune, la numero 1690, ha prolungato la chiusura di via Amari fino al 28 febbraio 2018. Altri tre mesi da attendere, dunque, per tornare a percorrere la strada che da piazza Castelbuono porta fino al mare.

I cantieri “mordi e fuggi” della fibra ottica. Sono quelli più svelti a comparire e sparire, grazie alla particolare tecnologia impiegata, ma sono anche quelli più diffusi in città: sono i lavori per la stesa della fibra ottica, progetto da 90 milioni di euro per cablare 220 mila abitazioni palermitane con 1500 chilometri di cavo interrato. Il metodo usato è quello del One day dig, ovvero lo scavo di una minitrincea larga cinque centimetri e profonda trenta su cui posare il cavo, che poi viene ricoperto da un mastice speciale e da bitume. I cantieri della fibra ottica, così come altri cantieri che non richiedono blocchi totali del traffico, seguono un processo burocratico più snello: il Comune emette delle ordinanze che autorizzano gli scavi per un certo numero di giorni, e a quel punto Open Fiber, società a cui fanno capo le operazioni, è libera di iniziare i lavori con il solo obbligo di comunicarne la data di inizio e fine e di trasmettere agli uffici comunali il certificato di collaudo.

Il collettore fognario e l’incognita via Roma. L’opera da 26 milioni è pensata per drenare verso il depuratore di Acqua dei corsari gli scarichi del porto e dei cantieri navali, alleggerendo il carico inquinante sulla costa palermitana. Mentre la parte est dell’opera è sostanzialmente completata, sono ancora in corso i lavori per realizzare l’impianto di sollevamento nella zona del Foro italico, che spingerà tutti i liquami del porto verso est. Per la parte ovest, sono stati fatti diversi lavori di ispezione per i sottoservizi in via Roma. Secondo il progetto originario l’arteria dovrebbe essere chiusa totalmente da gennaio, come raccontato da Livesicilia, in prossimità di via Amari e di via Guardione, una eventualità che significherebbe un pesante blocco della circolazione nel pieno centro di Palermo. Proprio per scongiurare questa possibilità il Comune sta studiando delle possibilità alternative.


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