Cultura e Spettacolo

Fic festival, torna a Catania il “focolaio di infezione creativa”

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02 Maggio 2024, 11:46

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CATANIA – Il Catania Contemporanea/FIC Festival, promosso da Scenario Pubblico/Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la danza riconosciuto dal Ministero della Cultura, giunge alla 5ª edizione con un ricco programma presentato significativamente in occasione della Giornata Internazionale della Danza che cade il 29 aprile.

Data emblematica per annunciare la rassegna curata dalla visionaria direzione artistica di Roberto Zappalà che, in dieci giorni, unisce appuntamenti di notevole impatto sulla città: dal 3 al 12 maggio 2024, Catania diventa il palcoscenico di un evento dedicato principalmente alla danza contemporanea ma che abbraccia diverse discipline, come musica, teatro, cinema e arti visive, grazie al coinvolgimento di numerosi partner per una vera e propria celebrazione diffusa nel cuore del capoluogo etneo.

FIC, nel suo acronimo “Focolaio di Infezione Creativa”, intende puntare dunque sulla diffusione capillare dell’arte, che come un’infezione si espande e si riproduce.

Il Festival diventa così fucina di creatività e partecipazione, un’occasione preziosa per rafforzare la rete artistica grazie al coinvolgimento di realtà importanti e alla collaborazione del Comune di Catania che garantisce l’utilizzo di luoghi strategici della città. In questa visione si segnala la pluralità di sinergie strette nel territorio con il Teatro Massimo Bellini, insieme al quale Scenario Pubblico ha attivato il protocollo d’intesa triennale Be resident: nella città la danza, Isola Cultural Hub, Associazione Musicale Etnea, Fondazione Brodbeck, Associazione Città Teatro, Fondazione Oelle, Cinema King. Il Festival si avvale inoltre del sostegno della Camera di Commercio del Sud-Est Sicilia, di Asec Trade come sponsor, e dello sponsor tecnico Majoca.

La spilla da balia è il simbolo di questa edizione del festival in quanto emblema di unione anche tra istituzioni della tradizione ed enti della contemporaneità. In quest’ottica di coinvolgimento dello spazio e della cittadinanza, un ruolo importante viene indubbiamente giocato dalla scelta dei luoghi, simboli culturali della città e punti di ritrovo: gli eventi hanno luogo a Scenario Pubblico, al Teatro Massimo Bellini, al Teatro Sangiorgi, tra le esposizioni della Fondazione Brodbeck, presso Isola Catania, il Cinema King, al Palazzo Biscari, negli spazi esterni del Palazzo della Cultura/ Cortile Platamone che ospiteranno la grande chiusura del festival e, ancora, nel tratto di strada più indentitario per i catanesi, che si snoda tra la frequentatissima via Etnea e piazza Università.

Il cartellone di questa edizione si articola intorno al tema specifico del Recupero e tutela del repertorio contemporaneo e la valorizzazione delle radici creative in un fitto susseguirsi di spettacoli e performance delle compagnie ospiti, mostre fotografiche e artistiche, proiezioni e molto altro, come un workshop che punta a trasferire ai partecipanti il linguaggio e il repertorio di alcuni dei più interessanti coreografi europei.

Si inaugura venerdì 3 maggio alle ore 17.30con la grande parata urbana The Swan’s Road a cura delle artiste del collettivo SicilyMade, con oltre 100 partecipanti nel centro città, lungo la Via Etnea. Il progetto mira a ripercorrere la fascinazione di un pezzo di repertorio unico, La morte del cigno, coinvolgendo Catania in un cammino di riscoperta.

Alle 21.00 va in scena Instrument Jam, iconico spettacolo della Compagnia Zappalà Danza al Teatro Sangiorgi in collaborazione con il Teatro Massimo Bellini, sulle musiche di Puccio Castrogiovanni eseguite dal vivo.

Sabato 4 maggio ore 18.30 a Scenario Pubblico Roberto Zappalà apre al pubblico le prove della sua nuova creazione Le Sacre du Printemps (da Trilogia dell’Estasi). Il Teatro Massimo Bellini alle 20.30 ospita il concerto sinfonico del rinomato musicista Giovanni Sollima che, insieme all’Orchestra dello stesso Teatro, rielabora e interpreta brani di Frank Zappa. Durante l’intervallo, nel foyer del teatro, sono previste le incursioni performative dei danzatori della CZD2. Domenica 5 maggio, in collaborazione con il Cinema King, è prevista la proiezione del documentario di David Mambouch L’urgence d’agir (ore 16.00) intorno alla figura di uno dei nomi più prestigiosi della coreografia contemporanea, Maguy Marin. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione a cura di Maria Luisa Buzzi, direttrice di Danza&Danza. Della coreografa francese è proposta negli spazi di Scenario Pubblico la prova aperta in anteprima della nuova creazione Grosse Fugue (ore 19.00) interpretata da MM Contemporary Dance Company. Alle 21.00, per chiudere la giornata nell’ambito del grande repertorio italiano, non poteva mancare Virgilio Sieni con l’opera che lui stesso definisce il manifesto della sua arte coreografica, Solo Goldberg Variations, con le musiche eseguite dal vivo dal pianista Andrea Rebaudengo. Martedì 7 maggio, la Fondazione Brodbeck ospita alle 19.30 la compagnia torinese EgriBianco Danza con il progetto site-specific Coreofonie #Le Sacre e, alle 20.30, l’attore e regista Giovanni Calcagno propone in collaborazione con Puccio Castrogiovanni e la CZD2 una  nuova versione dell’opera Il Ciclope innamorato.

Mercoledì 8 maggio alle 21.00 arriva a Scenario Pubblico il francese Olivier Dubois con uno spettacolo esilarante e di successo mondiale, My body of coming forth by day, preceduto alle 19.30 dalla proiezione di Anaglifo, storicaproduzione del 1994dell’allora Balletto di Sicilia (oggi CZD). Giovedì 9 maggio alle 21.00 al Teatro Sangiorgi, in collaborazione con il Bellini di Catania, è atteso Bastard Sunday, firmato da un altro nome autorevole e di riferimento della danza italiana, Enzo Cosimi, che torna sulla scena catanese con un lavoro ispirato alla figura e all’opera di Pier Paolo Pasolini.

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Venerdì 10 maggio, Palazzo Biscari, uno dei più antichi palazzi di Catania e splendido esempio di barocco siciliano, ospita alle 18.30 Save the last dance for me, un progetto con cui l’artista Alessandro Sciarroni ha recuperato e ricostruito la danza storica della polka chinata. Alle 21.00 a Scenario Pubblico, lo chefCarmelo Chiaramonte e il regista Gianni Salvo presentano la performance e degustazione sensoriale Serata futurista, con le musiche dal vivo di Giovanni Seminerio e la danza di Modem Atelier. Una prima versione è stata proposta nel 2009 all’Università di Lettere di New York e a Princeton per il centenario sul Futurismo.

Sabato 11 maggio alle 19.00 in anteprima una prova aperta di Gisellə (studio), nuova creazionedella compagnia Cornelia ispirata al balletto romantico per antonomasia. Alle 21.30, sempre a Scenario Pubblico, chiude Agamennone – criminal case della Compagnia Petranuradanza, coreografia del repertorio degli autori Laura Odierna e Salvatore Romania.

Domenica 12 maggio alle 17.30 al Teatro Massimo Bellini la prima assoluta di 4 Seasons (jubileum version), premiata creazione del 2013 –  oggi rivisitata – del coreografo brasiliano Samir Calixto sulle musiche delle Quattro Stagioni di Vivaldi, eseguite dall’Orchestra d’archi del Teatro diretta da Dino De Palma, anche violino solista.

Gran finale in uno dei più importanti siti barocchi del capoluogo etneo, la Corte di Palazzo Platamone, sede dell’Assessorato comunale alla Cultura,che ospiterà un concerto di suggestivo impatto, L’Arte del Taiko (h.21.30) dei Munedaiko, gruppo musicale dedito all’arte delle percussioni tradizionali giapponesi. Nella travolgente esibizione i taiko sollecitano i corpi dei musicisti come in una danza.

E ancora, grazie alla collaborazione della Fondazione Brodbeck, Isola Catania e Fondazione Oelle saranno in calendario mostre fotografiche e installazioni: Memorie di Etna, Memorie di Sicilia di Alfio Bonanno, mostra a cura della Fondazione Oelle, nei giorni del festival sarà in esposizione presso Isola Catania, mentre alla Fondazione Brodbeck domenica 5 maggio è prevista l’inaugurazione della personale di Francesco Balsamo L’Oro della Lontananza e negli spazi adiacenti le installazioni di Tony Cragg, Esther Klaes e Richard Long.

Gli spazi di Scenario Pubblico sono animati tutte le mattine del festival dai workshop, che approfondiscono il repertorio di importanti nomi della danza internazionale e sono tenuti da Joy Alpuerto Ritter (repertorio Akram Khan), Maud De La Purification (repertorio Roberto Zappalà), Rosario Guerra (repertorio Marco Goecke). I workshop sono organizzati in collaborazione con la compagnia associata a Scenario Pubblico ocram dance movement.

Sempre a Scenario Pubblico Sofia Bordieri e Laura Gullotta curano una mostra di documenti fotografici d’archivio della Compagnia Zappalà Danza, l’allora Balletto di Sicilia dal titolo Balletto di Sicilia 89-99 – com’eravamo tutto al presente.

Infine, intorno al tema del festival l’11 e 12 maggio sarà organizzato il convegno nazionale Anarchivio, curato da Stefano Tomassini (critico di danza e docente in studi coreografici) e Roberto Zappalà. Il convegno mira a una riflessione approfondita sull’importanza del repertorio contemporaneo, sulla sua trasmissione alle nuove generazioni e sulle opportunità che offre per evitare lo spreco di risorse produttive. Interverranno Paolo Cantù (direttore generale e artistico Fondazione I Teatri di Reggio Emilia), Giacomo Cirella (segretario generale Teatro Comunale Città di Vicenza), Lorenzo Conti (co-direttore artistico MILANoLTRE Festival/ consulente danza LAC Lugano Arte Cultura), Enzo Cosimi (coreografo |direttore Compagnia Enzo Cosimi), Silvia Fanti (direzione artistica Xing Bologna), Emio Greco (coreografo| co-direttore ICK Dans Amsterdam), Elisa Guzzo Vaccarino (scholar/esperta di danza), Salvo Lombardo (coreografo e direttore artistico Chiasma), Valentina Marini (co/direttrice Orbita|Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza /Presidente A.I.D.A.P.|Federvivo), Michele Merola (coreografo| direttore artistico MM Contemporary Dance Company), Cristina Kristal Rizzo (performer e coreografa), Gilberto Santini (direttore A.M.A.T / Presidente A.R.T.I.), Stacz Wilhelm (coordinatore artistico Nederlandse Dansdage/ co-fondatore Fondazione Matter Affects).

In collaborazione con Fermento Urbano – gruppo multidisciplinare impegnato in attività di ricerca-azione per generare processi di rigenerazione urbana, favorire l’innovazione sociale, la produzione culturale e innestare il paradigma della cura dei luoghi e dei beni comuni – Scenario Pubblico lancia il FIC GAME 2024, una caccia al tesoro urbana che coinvolgerà cittadine, cittadini e city-users, in un’esperienza immersiva di ricerca e connessione con le Attività Commerciali e Culturali Storiche della città di Catania che abbiano almeno 50 anni di attività nella città di Catania.

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02 Maggio 2024, 11:46

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