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Finanziaria, ok in commissione: no di Pd e Cinquestelle, astenuto De Luca

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09 Dicembre 2024, 21:27

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PALERMO – La Finanziaria supera il primo ostacolo. In commissione Bilancio dell’Ars è arrivato il semaforo verde al ddl Stabilità 2025-2027. Favorevoli i partiti del centrodestra, contrari Movimento cinque stelle e Partito democratico (con i dem che hanno abbandonato i lavori). Astenuto Sud chiama Nord, movimento fondato da Cateno De Luca. La Finanziaria, che viaggia in coppia con il Bilancio, sarà incardinata tra mercoledì e giovedì a Sala d’Ercole.

Tornano i contributi a fondazioni e associazioni

Rispettata, al momento, la tabella di marcia. Il governo vede più vicino il traguardo dell’approvazione della legge di stabilità entro la fine del 20204 e può tirare un sospiro di sollievo. Dalla commissione sono arrivate alcune modifiche soprattutto alle tabelle allegate alla Finanziaria. Dopo le polemiche sul caso Auteri, tornano i contributi a fondazioni e associazioni, ma il capogruppo della Lega Salvo Geraci parla di “scrematura seria” per dare risposte a realtà “conosciute da tanto tempo” e ad alcune associazioni “che svolgono funzioni sociali importantissime”.

Ripristinata, quindi, la dotazione finanziaria triennale per la fondazione Mandralisca, la fondazione Sciascia, l’Istituto Pio La Torre, l’Istituto Gramsci, i Consorzi tra comuni che si occupano esclusivamente di beni confiscati “e le associazioni antiracket riconosciute”.

In Aula il maxi-emendamento

Rinviata all’aula, come anticipato da LiveSicilia, la presentazione del maxi-emendamento del governo con all’interno i desiderata dei gruppi parlamentari. Il governo ha già in mano le proposte della maggioranza, del Movimento cinque stelle e di Sud chiama Nord. Al momento si parla di interventi orizzontali e non localistici. Da capire l’orientamento del Pd, che starebbe ragionando su un pacchetto di proposte su alcune macro-aree.

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Fin qui le cosiddette ‘norme generali’, tuttavia sono in tanti a scommettere che alla fine anche le cosiddette “misure territoriali” troveranno il loro posto all’interno della Finanziaria. Resta da capire il budget a disposizione del pacchetto di norme parlamentari care ai deputati. L”eredità’ lasciata dall’ultimo assestamento di bilancio, quando i deputati rinunciarono ai fondi in virtù dell’esigui tempo a disposizione per attivare le misure (entro il 2024), è di ottanta milioni di euro. la cifra dovrà essere suddivisa tra maggioranza e opposizione.

La Vardera: “Non partecipo al maxi-emendamento”

Nel frattempo Ismaele La Vardera, deputato ex ScN che ha sollevato il caso Auteri, annuncia l’intenzione di non inserire le proprie proposte di modifica nel maxi-emendamento alla Finanziaria. “Si voti ogni proposta singolarmente, altrimenti lascerò spazio agli altri”, dice.

Bagarre sull’Agenzia per gli investimenti

In commissione è poi scoppiata la bagarre sull’articolo che istituisce l’Agenzia per gli investimenti. Lo scontro è nato sull’applicazione dell’articolo 117 del regolamento, che consente alcune rettifiche al testo poco prima del voto finale della commissione con l’obiettivo di effettuare delle “correzioni di forma”. L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino avrebbe spinto per ripristinare il Cda della nascente Agenzia che era stato soppresso con un emendamento M5s sfuggito al governo.

A quel punto si è acceso lo scontro con il deputato del Pd Antonello Cracolici che ha richiamato al rispetto del regolamento sollecitando l’intervento degli uffici. Il centrodestra ha però risposto chiamando in causa un altro ‘117’ avallato in precedenza: l’aumento di alcune somme per l’alluvione di Messina (misura sponsorizzata da Sud chiama Nord). Il clima si è infuocato e del Cda dell’Agenzia se ne riparlerà direttamente in aula, dove si preannuncia battaglia.

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09 Dicembre 2024, 21:27

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