Finanziaria, caos su Fondo pensioni | In 9 ore nessun articolo approvato - Live Sicilia

Finanziaria, caos su Fondo pensioni | In 9 ore nessun articolo approvato

Ombre sull'operazione di riacquisto degli immobili. Maggioranza inesistente e governo in difficoltà. E la manovra resta al palo.

PALAZZO DEI NORMANNI
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13 min di lettura

PALERMO – Dopo nove ore di discussione, tutti a casa. Articoli approvati? Zero. La folle giornata di Sala d’Ercole è tutta nei numeri. Impietosi. L’Ars si è infatti impantanata, fin dalle 16, sull’articolo 13 che riguarda l’operazione immobiliare del Fondo pensioni. Una operazione che ha destato molti dubbi e ha anche fatto emergere le debolezze di una maggioranza che non c’è. Di un governo incapace di portare a casa un solo provvedimento.

E così, tutti a casa, come detto. Dopo aver discusso per ore sullo stesso articolo che prevede sostanzialmente la creazione di un Fondo immobiliare all’interno del Fondo pensioni dentro il quale far confluire gli immobili che una volta erano di proprietà della Regione. Si tratta di uffici attualmente in uso all’amministrazione regionale o utilizzabili per quei fini. I soldi per acquistare gli immobili li metterebbe, appunto, il Fondo pensioni, pescandoli dalle somme destinate alle pensioni dei regionali.

E qui ecco i primi dubbi. L’operazione finirebbe, appunto, per “immobilizzare” soldi che nei prossimi anni potrebbero essere necessari per garantire i pensionamenti dei dipendenti pubblici. Ma non solo. Anche in Aula è emerso il fatto che l’operazione finirebbe per utilizzare fondi destinati agli investimenti per la copertura di spesa corrente. Un “vizio” che si ritroverebbe in un’altra norma, quella con la quale il governatore Crocetta ha provato a reperire fondi per i disabili, togliendoli all’Irfis.

E ancora, altri dubbi riguardano il valore stesso degli immobili. Valore individuato dal discusso censimento costato nel 2007 qualcosa come 80 milioni. Ma diversi deputati hanno fatto notare come il valore indicato nell’elenco fornito all’Ars fosse sovrastimato. In qualche caso si tratterebbe infatti di immobili in pessime condizioni e inagibili. Tra i deputati più attenti a questo aspetto, il capogruppo dell’Mpa Roberto Di Mauro che ha posto l’esempio “del Palacongressi di Agrigento, che per tre volte hanno provato a vendere, ma nessuno ha mai voluto acquistare. E ora si vuole propinare al Fondo pensioni”.

Ma i dubbi non finiscono qui. Il deputato Mimmo Turano, ad esempio, ha fatto notare come manchi ancora la nomina dell’organismo interno del Fondo pensioni che ha il compito di avallare operazioni come queste. E non è ancora stato creato, appunto.

Questi i dubbi, a cui l’assessore Baccei ha provato a replicare in Aula. E lo stesso Crocetta ha protestato: “Una discussione surreale: questa è una norma positiva per la Regione e viene descritta come qualcosa di negativo”. Il governo ha poi provato a riscrivere la norma, per provare a fugare questi dubbi. Ma nemmeno la nuova versione, che prevedeva sostanzialmente dei “prestiti” per finanziare l’acquisto degli immobili e alcune garanzie sul fatto che i valore di questo patrimonio non calasse mai, anche grazie a eventuali interventi della Regione, non ha convinto i deputati. Durissimi, in conclusione, gli interventi del deputato del Movimento cinque stelle Giancarlo Cancelleri: “Ricordiamoci che siamo un parlamento. E che bisogna lavorare con serietà” e del capogruppo del Cantiere popolare Toto Cordaro: “Non siamo al Rischiatutto. E’ una vergogna”. E così, tutti a casa. Anche a causa dell’assenza del numero legale. Domani si riparte da lì. Dopo la giornata di ieri, quando l’Ars ha approvato quattro articoli, oggi si è tornati al punto di partenza, visto che all’inizio della seduta, sempre l’Ars ha deciso di aggiungere altri 4 articoli che erano stati inizialmente esclusi. E così, tutto fermo ancora. Quando mancano appena due giorni alla scadenza dell’esercizio provvisorio, c’è un’intera manovra da approvare.

LA DIRETTA DELLA SEDUTA

23.33 Sorpresa a Sala d’Ercole: l’Aula non è in numero legale. Tutto rinviato a domani.

23.29 Arriva in Aula l’emendamento del governo che prevede la norma “salva-sindaci”: abrogherà la legge che prevede la decadenza dei primi cittadini in caso di mancata approvazione del bilancio.

23.21 Riprende la seduta.

22.57 Seduta nuovamente sospesa. Riprenderà alle 23.15.

22.56 Ardizzone: “Oggi non abbiamo approvato nessun articolo. Ma ci siamo aggrovigliati attorno all’articolo 13 che darebbe copertura, stando a quanto dice il governo, all’intera manovra. Adesso gli uffici devono verificare”.

22.55 Crocetta riprende il suo intervento: “Il valore degli immobili non potrà mai scendere sotto il suo valore, perché interverrebbe la Regione. E’ una operazione di valorizzazione del Fondo, di ripresa del patrimonio immobiliare della Regione che diventa proprietario a prezzi più bassi di quando l’ha venduto, non pagando più affitti ai privati”.

22.50 Il presidente Crocetta: “Mi dispiace che si faccia apparire una operazione di pulizia come qualcosa di diverso. E non voglio entrare nei dettagli, altrimenti oltre a Bigotti dovrei fare entrare Verdini e il caso Consip… Quali interessi si agitano per mantenere questi immobili?”. Caos in Aula. Il presidente Ardizzone è costretto a sospendere nuovamente la seduta.

22.45 Di Mauro (Mpa-Pds): “Ogni norma di questa Finanziaria deve avere un equilibrio tra entrate e uscite. Qui questo equilibrio deve essere garantito da una Agenzia che deve asseverare il valore di questi immobili. Immobili che in qualche caso sono andati in vendita tre volte, ma non sono stai mai acquistati perché nessuno li vuole. Come il Palacongressi di Agrigento. E adesso si vogliono propinare al Fondo pensioni”.

22.41 Cordaro (Cantiere popolare): “Il collega Clemente mi ha riferito che non c’è stata alcuna riunione in Commissione bilancio. Eppure non avrebbe partecipato a questa riunione nè Cancelleri, nè Formica, nè Di Mauro… insomma chi ha partecipato a questa riunione? E’ vergognoso che alla fine si arrivi a un prestito e che il peso debba cadere sull’incolpevole governo che verrà. Tra l’altro è incomprensibile su quali criteri si fonderanno le restituzioni. E poi sull’Irfis come si fa a fare norme senza l’assenso delle autorità preposte. Non è il Rischiatutto. Siete ridicoli”.

22.39 Cancelleri (M5S): “Dobbiamo discutere carte alla mano. Al di là di credere alle parole di Baccei o di Vinciullo. Noi avevamo chiesto di togliere di mezzo la norma sul Fondo pensioni, chiedendo di trovare i soldi da altre parti. Se le cose non andranno bene, a trovare le coperture dovrà essere il prossimo governo. E quindi, comunque i cittadini siciliani”.

22.33 Formica (Lista Musumeci): “Questa riscrittura è della Commissione bilancio o del governo? Chi ha firmato questo emendamento? E su Irfis, vorrei ricordare che la modifica in aumento o in diminuzione degli stanziamenti per l’ente deve avere il nulla osta della Banca d’Italia”.

22.24 Il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo: “La riscrittura risponde a tutte le sollecitazioni dei deputati. L’operazione è strategica, visto che oggi per gli affitti spendiamo oltre 23 milioni di euro. E questa norma ci consentirà di liberare risorse da destinare ai disabili”.

22.21 L’assessore all’Economia Baccei: “Abbiamo preso atto dei timori sulla questione relativa al Fondo pensioni e anche su Irfis. Stiamo facendo una riscrittura per aumentare le possibili cautele sia di Irfis che di Fondo pensioni. Le soluzioni prevedono che per Irfis, i 53 milioni vengano ripianati nei prossimi tre anni attraverso dei limiti al bilancio: una sorta di prestito che Irfis fa alla Regione. Sul Fondo pensioni, se il valore degli immobili dovesse scendere, la Regione ripianerà il differenziale, mentre il rendimento del Fondo non potrà calare. Sui 59 milioni presi l’anno scorso per darli ai Comuni stiamo prevedendo una restituzione in tre anni a partire dal 2018”.

22.19 Riprende la seduta.

21.30 Il presidente dell’Ars Ardizzone ha riaperto la seduta solo per comunicare che questa riprenderà alle 22.15. Durante la pausa, il governo lavorerà alla riscrittura della norma sul Fondo pensioni.

21.15 La norma contestata e che al momento ha bloccato i lavori dell’Aula prevede sostanzialmente la creazione di un Fondo immobiliare all’interno del Fondo pensioni dentro il quale far confluire gli immobili che una volta erano di proprietà della Regione. Si tratta di uffici attualmente in uso all’amministrazione regionale o utilizzabili per quei fini. I soldi per acquistare gli immobili li metterebbe, appunto, il Fondo pensioni, pescandoli dalle somme destinate alle pensioni dei regionali.

E qui ecco i primi dubbi. L’operazione finirebbe, appunto, per “immobilizzare” soldi che nei prossimi anni potrebbero essere necessari per garantire i pensionamenti dei dipendenti pubblici. Ma non solo. Anche in Aula è emerso il fatto che l’operazione finirebbe per utilizzare fondi destinati agli investimenti per la copertura di spesa corrente. Un “vizio” che si ritroverebbe in un’altra norma, quella con la quale il governatore Crocetta ha provato a reperire fondi per i disabili, togliendoli all’Irfis.

E ancora, altri dubbi riguardano il valore stesso degli immobili. Valore individuato dal discusso censimento costato nel 2007 qualcosa come 80 milioni. Ma diversi deputati hanno fatto notare come il valore indicato nell’elenco fornito all’Ars fosse sovrastimato. In qualche caso si tratterebbe infatti di immobili in pessime condizioni e inagibili.

Ma i dubbi non finiscono qui. Il deputato Mimmo Turano, ad esempio, ha fatto notare come manchi ancora la nomina dell’organismo interno del Fondo pensioni che ha il compito di avallare operazioni come queste. E non è ancora stato creato, appunto.

Questi i dubbi, a cui l’assessore Baccei ha provato a replicare in Aula. Adesso però il governo sta provando a riscrivere la norma, per provare a fugare questi dubbi. L’articolo è di quelli fondamentali: su questo si regge buona parte della manovra, che per qualche minuto ha rischiato di affondare.

20.49 L’assemblea vota la sospensione di mezz’ora per una conferenza dei capigruppo.

20.47 Milazzo (Forza Italia): “Sospendiamo ancora? Non siamo riusciti ancora ad approvare un articolo… E ci dobbiamo riunire per passare soldi per lo sviluppo per la copertura di spesa corrente. Perché sospendere? Panepinto si riunisca con i suoi”.

20.44 Cimino (Sicilia Futura): “L’intervento di Panepinto è saggio. I dubbi potrebbero essere superati da un confronto”.

20.43 Falcone: “Noi siamo qua, mantenendo il numero legale. Ma la maggioranza fa la maggioranza, l’opposizione fa l’opposizione”.

20.40 Il vicecapogruppo del Pd Panepinto avanza una proposta: “Oggi si pone una necessità: sospendere la seduta per una conferenza dei capigruppo per stabilire se ci sono le condizioni per approvare questo articolo che è l’architrave della manovra. Non si può andare avanti se non si approva questo”.

20.39 Riprende l’Aula.

20.29 Urla e confusione in Aula. Seduta sospesa per due minuti.

20.26 Baccei: “I soldi di questa operazione andranno a finanziare la manovra nel suo complesso e non saranno destinati esclusivamente ai disabili che dovranno avere garantiti i contributi. Lo abbiamo fatto per evitare che problemi nella copertura potessero ricadere sui disabili stessi”.

20.17 L’assessore Baccei: “Voglio ricordare che la Regione ha dato 80 milioni di euro a Spi per valutare gli immobili. E su quelle ci basiamo”.

20.14 Di Mauro: “Il presidente della Regione ha una visione della contabilità tutta sua…”.

20.12 Crocetta: “La norma può essere modificata restringendo gli immobili solo a quelli che attualmente sono affittati alla Regione”.

20.07 Il presidente della Regione Crocetta: “Mi dispiace che una operazione positiva per la Regione e per il Fondo pensioni venga descritta come negativa. La vera operazione negativa fu quella di qualche anno fa, quando si decise di vendere gli immobili ai privati”.

20.04 L’ex capogruppo Udc Mimmo Turano: “Non discuto della bontà dell’operazione, nè delle condizioni degli immobili. Ma ricordo che anche in Commissione bilancio si sollevò il caso della mancata nomina dell’Organo di indirizzo e vigilanza che deve dare per legge il via libera a queste operazioni. Questo organismo è mai stato nominato? Se non è operativo, oggi stiamo parlando del nulla”.

20.01 Tancredi (Movimento cinque stelle): “Se avessimo avuto questo elenco un po’ prima, avremmo potuto girare la Sicilia per verificare il valore di questi immobili. E stiamo togliendo dei fondi destinati alle pensioni dei dipendenti regionali. E tra poco rischiamo di non avere i soldi per erogare quelle pensioni”.

19.52 Falcone porta l’esempio di un edificio di Assoro, in provincia di Enna, dove c’è un edificio valutato dalla Regione oltre tre milioni e che invece avrebbe un valore di appena 200 mila euro. “Assessore, lei è andato sul posto? E’ andato a vedere gli immobili o si è affidato ala carta. Stiamo vendendo al Fondo pensioni una cosa che ha un valore sicuramente inferiore. Questa è una truffa”.

19.48 Anche il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone si dice contrario alla norma. “Strano che un governo a fine legislatura decida di legiferare con una norma che avrà i suoi effetti nei prossimi tre anni. Questa norma insomma non andava presentata nemmeno per motivi di opportunità. Oltre al merito, ovviamente”.

19.45 Il deputato di Forza Italia Franco Rinaldi fa notare come i valori degli immobili compresi nell’elenco allegato alla norma risalgono al 2007. “Ma nel frattempo il mercato immobiliare è crollato. E inoltre molti di questi edifici non sono in uso, e nemmeno in buone condizioni. Sarebbe, insomma, solo una immobilizzazione dannosa”.

19.39 Lentini: “Qua si vogliono dare le patacche al Fondo pensioni. Ma non siamo a Napoli… E state derubando anche i dipendenti regionali. Baccei, lei è venuto per demolire, ma verrà demolito lei, dal suo governo. Sta distruggendo un comparto che era sano”.

19.34 Lentini (Centristi): “Nelle ultime Finanziarie Baccei si sta divertendo con i dipendenti regionali. I disabili devono essere aiutati? Certo, ma serve anche l’intervento dello Stato. Voi invece state preparando un ‘pacco’ al Fondo pensioni, dimenticando che il Fondo pensioni è gestito dalla Regione stessa”.

19.27 Di Mauro (Mpa) solleva dubbi anche sull’elenco dei beni che il Fondo dovrebbe acquistare: “E a monte di questa operazione non c’è nemmeno un atto formale del cda del Fondo. Questa operazione non è funzionale e non serve a nessuno”.

19.21 Dubbi sull’articolo anche da parte della deputata di Grande Sud Bernadette Grasso: “Si stanno togliendo soldi ai lavoratori per una operazione incerta”.

19.10 Aula ripresa. Il deputato del Movimento cinque stelle Giancarlo Cancelleri critica la riscrittura del governo dell’articolo 13 sul Fondo pensioni.

18.25 Aula nuovamente sospesa. Oggi non è stato ancora approvato nemmeno un articolo.

18.19 Il presidente dell’Ars Ardizzone comunica che la giunta ha varato la norma che abroga il provvedimento sulla decadenza dei sindaci. La commissione Affari istituzionali adesso si riunirà per dare il proprio parere.

18.16 E’ ripresa la seduta.

18.00 Durante la pausa della seduta, la giunta di Crocetta, riunita nella sala del governo all’Ars, sta lavorando al disegno di legge che prevede l’abrogazione della norma sulla decadenza dei sindaci in caso di mancata approvazione del bilancio.

17.30 Aula sospesa. In commissione bilancio si cerca di chiarire quale sia la copertura finanziaria dell’articolo riferito al Fondo immobiliare del Fondo pensioni.

La notte ha portato consiglio. E in dote, anche quattro articoli che vanno ad appesantire una Finanziaria che si era un po’ alleggerita. Ma il governo ha pensato di recuperare altre norme, inizialmente stralciate e trasferite al collegato.

L’indicazione era giunta direttamente dall’assessore alle Infrastrutture Giovanni Pistorio che ha chiesto di introdurre nel testo in discussione a Sala d’Ercole anche gli articoli che riguardano il trasporto pubblico locale e le ferrovie. Nel primo caso, si tratta di finanziamenti e norme che riguardano appunto gli affidamenti in Sicilia. La norma dovrebbe intervenire anche per “sanare” la posizione di Ast, la società partecipata controllata dalla Regione. Sull’azienda, infatti, incombe una procedura di infrazione dell’Unione europea che potrebbe contestare l’aiuto di Stato in seguito ai finanziamenti distribuiti in questi anni.

Per quanto riguarda le ferrovie siciliane, l’articolo prevede uno stanziamento complessivo di oltre 83 milioni da utilizzare negli anni che vanno dal 2020 al 2026. Recuperati anche altri due articoli: il primo è relativo al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, il secondo è un articolo del collegato che riguarda la spesa dei Fondi Pac.

Ieri è partito l’esame degli articoli con l’approvazione di cinque norme. Ma in apertura di seduta, oggi a Sala d’Ercole, l’Aula si è già fermata. Gli uffici dell’Ars avrebbero infatti sollevato dubbi sulla copertura economica dell’articolo riguardante il Fondo pensioni: una norma che prevede la creazione di un Fondo entro il quale comprendere gli immobili che una volta erano della Regione e che il Fondo pensioni riacquisterebbe riconoscendo alla Regione stessa la sua parte del valore complessivo: il 35 per cento di circa 190 milioni di euro. Già ieri i primi dubbi, oggi di nuovo ombre. E l’Aula si è fermata nuovamente.


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