29 Aprile 2024, 12:21
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CATANIA – Avrebbe girovagato tra Taormina e Giardini Naxos e acquistando anche della sostanza stupefacente, infine trascorrendo la nottata a casa di un’amica. Una ipotesi investigativa confermata anche dalle risposte evasive e prive di fondamento fornite dall’uomo durante il suo racconto ai militari.
Nulla di strano se non fosse che il 36enne Roberto Santo D’Allura sottoposto alla detenzione domiciliare, aveva contattato il “Numero Unico d’Emergenza – 112” asserendo di essere caduto in un dirupo con la sua moto e di essere in pericolo.
Immediata l’attivazione delle operazioni di rintraccio dell’uomo, con l’impiego di cani addestrati per la ricerca di dispersi in superfice o di persone del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, collaborati dai militari dello Squadrone CC Eliportato “Cacciatori Sicilia”. Contestualmente, la Prefettura di Catania disponeva l’utilizzo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco per il sorvolo dell’area interessata alle ricerche, con la partecipazione anche i volontari dell’associazione “Magna Vis” di Catania.
I fatti sono accaduti la sera dello scorso 5 aprile e solo la mattina di sabato 6 aprile, dopo oltre 24 ore dalla richiesta di aiuto e 12 ore di ricerche, l’uomo si è presentato alla Stazione Carabinieri di Calatabiano, vestito con abbigliamento pulito, asserendo di aver trascorso le ultime 24 ore nel dirupo nel quale sarebbe scivolato cadendo dalla moto.
I carabinieri hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica di Catania per i reati di “evasione” e “procurato allarme”, richiedendo al Magistrato di Sorveglianza la sospensione del regime di detenzione domiciliare, da sostituire con quello più afflittivo in carcere.
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29 Aprile 2024, 12:21