Firmato l’accordo al ministero | Accenture, salvi i 262 lavoratori

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18 Dicembre 2014, 19:22

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PALERMO – “Sono salvi 262 posti di lavoro. Salvaguardati i diritti dei lavoratori e l’occupazione – dichiarano il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo e il segretario dell’Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso -. L’accordo è stato firmato grazie alla mediazione del ministero del Lavoro, all’impegno determinante dei lavoratori di Accenture, al contributo dell’amministrazione comunale e al ruolo decisivo del sindacato di categoria e dei sindacati confederali, in particolare della Cgil, che ha contribuito alle iniziative di lotta di questi due mesi sofferti e ad alta tensione anche con metodi innovativi che hanno coinvolto tutte le categorie del sindacato in un nuovo spirito di condivisione e partecipazione comune alla vertenza”.

La Cgil e l’Slc Cgil di Palermo esprimono soddisfazione per la chiusura della sofferta vertenza dei lavoratori del call center di Accenture, che ha visto impegnata tutta la confederazione e che rappresenta una vertenza simbolo nel settore delle Telecomunicazioni. La conclusione pochi minuti fa presso il ministero del Lavoro a Roma. I lavoratori dal primo gennaio passano ad Atlanet, società dio British Telecom e dal 12 gennaio tornano al lavoro presso la nuova sede cablata individuata dal Comune di Palermo in via Puglisi, in zona Fiera. “E’ un accordo che mette al riparo i lavoratori, che comporta qualche riduzione per i lavoratori ma i sacrifici chiesti sono stati ripagati con la stabilità occupazionale per tutti i 262 lavoratori. E’ una vertenza simbolo perché non sono state fatte deroghe ai contratti di lavoro collettivi. Non si è scesi ai minimi contrattuali ma sono stati chiesti sacrifici sostenibili”, dichiarano i rappresentanti Slc Cgil di Palermo Rosalba Vella e Giuseppe Giallanza, Rsu di Accenture, con riferimento all’attivazione dei contratti solidarietà prevista per il passaggio di tutti lavoratori ad Atlanet. Previsto un taglio del 20 per cento sulle retribuzioni che riguarda l’indennità di turno (circa 1.200 euro l’anno) e la cancellazione dei buoni pasto. Verranno mantenuti i principi di anzianità e l’orario di lavoro. “Siamo soddisfatti, la vertenza si chiude dignitosamente. Nessuno può veramente esultare perché i lavoratori hanno sofferto molto. Durante questi mesi di occupazioni, proteste sui tetti e sit-in hanno perso soldi e lavoro. Abbiamo lavorato per mantenere alta l’attenzione della città e delle istituzioni affinché la nostra dignità non venisse intaccata – aggiungono Vella e Giallanza –Ad Accenture ci sono tante famiglie con bambini piccoli tra cui anche 18 coppie di operatori. Da parte delle nostre 262 famiglie l’attesa della sigla di quest’accordo è stata carica di fiducia”.

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L’Slc chiede che la Regione dia il via ai piani di riqualificazione del personale attingendo ai fondi 2014-2020. “E adesso – aggiungono Vella e Giallanza – anche il ministero può inaugurare una nuova fase di sviluppo attraverso l’applicazione dell’articolo 24 bis sulle delocalizzazioni dei call center e sugli appalti del settore, per far tornare in Italia le attività spostate all’estero da parte delle aziende che non rispettano la legge”.

Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano, presente a Roma al tavolo della trattativa convocato oggi al Ministero del Lavoro, esprimono “soddisfazione per la chiusura della vertenza Accenture /Brithish Telecom”. “Siamo dinnanzi allo sblocco di una vicenda dura e complessa – continuano Orlando e Marano – , in cui hanno vinto le ragioni del lavoro e della città’. Questa amministrazione sin dal primo giorno di vertenza ha accompagnato e sostenuto tutto il percorso sino alla sua soluzione”. Il sindaco Orlando e l’assessora Marano, esprimono anche “apprezzamento al ruolo del Ministero del Lavoro, della Sottosegretaria Teresa Bellanova e delle Imprese che hanno permesso di giungere a questa positiva soluzione che garantisce, finalmente, il livello occupazionale.”

“Non possiamo che essere felici per i 262 lavoratori e per le loro famiglie che salvano il loro posto di lavoro, ma allo stesso tempo non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione per l’assenza della politica in tutta in questa vicenda”. Cosi il deputato di Sinistra Ecologia e Libertà Erasmo Palazzotto in merito alla firma sull’accordo che riguarda l’Accenture di Palermo. “E’ bene ricordare che la vertenza non partiva da una condizione di crisi dell’azienda ma solo dalla volontà di aumentare i ricavi scaricando al massimo il costo del lavoro. Abbiamo assistito- prosegue Palazzotto- ad una trattativa al ribasso dettata dal ricatto occupazionale. Trattativa chiusa all’ultimo minuto utile e che comporterà una considerevole riduzione delle retribuzioni, contratto di solidarietà, niente buoni pasto e nessuna garanzia per il futuro”. Per Palazzotto “se non ci sarà un’intervento diretto del Governo nei prossimi mesi registreremo una vertenza dopo l’altra, una gara al massimo ribasso non sulle commesse, ma sulla vita delle persone”.

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18 Dicembre 2014, 19:22

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