Cronaca

Folla al pronto soccorso, più casi al 118: “Segni della terza ondata”

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31 Dicembre 2020, 12:44

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PALERMO– “I segnali suggeriscono che siamo già nella terza ondata”, dice il direttore facente funzione del pronto soccorso dell’ospedale ‘Cervello’, la dottoressa Tiziana Maniscalchi. “Da qualche giorno i ricoveri sono aumentati, abbiamo avuto qualche ambulanza, fuori in attesa, e più di trenta pazienti nell’area d’emergenza”. I numeri ufficiali della schermata online lo dicono con chiarezza: a mezzogiorno ci sono trentatré malati con un indice di sovraffollamento del 165 per cento nel Ps palermitano che tratta soltanto il Covid. Era da un po’ che non si vedevano percentuali simili. Cosa significa? “Che siamo, verosimilmente, all’inizio terza ondata – conferma la dottoressa Maniscalchi – gli accessi sono nuovamente tanti e ci sono diversi casi gravi”.

Folla al pronto soccorso, più casi al 118

La folla al pronto soccorso del ‘Cervello’ non è l’unico sintomo, importante perché viene dal campo, prima delle statistiche, di un aggravamento della situazione. Pure quello che accade nelle ambulanze indica quel possibile incipit della terza ondata “assolutamente da scongiurare”, secondo tutti. Sui mezzi del 118, tra Palermo e Trapani, secondo le notizie che giungono, le richieste di interventi per Covid, da cinque giorni, sono raddoppiate. Erano circa trenta al giorno e sono sessanta. Il sentimento che si coglie tra medici e infermieri è di rabbia, con diverse sfumature e gradazioni. Ma il ragionamento è unanimemente questo: c’è finalmente un vaccino, non si poteva avere maggiore attenzione durante le feste? Una valutazione che chiama in causa, soprattutto, i comportamenti individuali.

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31 Dicembre 2020, 12:44

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