FORMal e Vavilov |studio II su Circeo

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24 Marzo 2016, 13:30

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CATANIA – Sono andati in scena in prima assoluta gli spettacoli FORMal e VAVILOV studio II su CIRCEO, parte della rassegna Welcoming – Scenario danza 15/16, la rassegna di danza contemporanea di Scenario Pubblico. Un buon successo di applausi per i coreografi Natalia Iwaniec e Fabrizio Favale autori, rispettivamente, di FORMal e VAVILOV studio II su CIRCEO. Due spettacoli diversi e che esprimono bene l’obiettivo della rassegna Welcoming – Scenario Danza 15/16 che nell’accogliere coreografi internazionali vuole offrire al pubblico modi diversi di intendere, interpretare e usare il corpo in danza. Due spettacoli nati negli spazi di Scenario Pubblico dove i due artisti sono stati in residenza per il progetto ACASA. Attento e curioso, come di consueto, il pubblico catanese che alla fine dello spettacolo domenicale si è fermato a parlare con i coreografi per soddisfare domande e curiosità.

Il primo spettacolo in scena è FORMAL che come suggerisce il titolo, è un progetto in cui si esplorano le forme e si fa una ricerca su tempi e fantasie. Quattro, in particolare, le forme della natura che hanno ispirato la coreografa: la ballerina, la marionetta, le forme greche e le forme botaniche che in qualche modo sono connesse al corpo umano. Uno spettacolo dal ritmo crescente che inizia quasi statico ma che diventa sempre più scattante ed energico. Se all’inizio infatti le tre danzatrici Valeria D’Amico, Martina Franchi e Magdalena Wójcik, le ultime due selezionate tra le ballerine del corso Modem prodotto dalla Compagnia Zappalà Danza, quasi non si muovono e assumono pose ispirate alle statue greche e alla posizione dei fiori e della piante con un sottofondo di musica soft, attraverso dei solo e dei trio esplodono nei movimenti che diventano frenetici e quasi compulsivi.

Una performance che rappresenta bene lo stile Gaga di cui Natalia Iwaniec è una insegnante accreditata in Israele e che si caratterizza per movimento liberi e fluidi. “Ho voluto coniugare la bellezza della forma classica con quella contemporanea perché credo nella loro congiunzione a differenza di molti danzatori di contemporaneo che quasi rifuggono dalla classicità della danza come delle forme artistiche in generale. Inoltre mi piace cambiare ritmo e adattare la fisicità dei danzatori e sono molto soddisfatta delle danzatrici”, afferma Iwaniec.

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Daniele Bianco, Vincenzo Cappuccio e Francesco Leone sono i danzatori protagonisti della coreografia di Fabrizio Favale, VAVILOV studio II su CIRCEO. Una performance che si ispira alla mitologia e filosofia del Circeo, il promontorio affacciato sul Mar Tirreno approdo di Ulisse, una performance che non pone le sue basi sulla realtà che ci circonda, ma che nasce attorno a una ipotesi di non disegno coreografico e spaziale in cui predominano la dimensione magica e onirica. I danzatori spesso sono bendati o completamente coperti da grandi teli neri, in alcuni casi anche immersi nella tiepida penombra delle luci e si muovono nello spazio privi di riferimenti spaziali cercandosi, toccandosi, baciandosi.

I corpi si muovono ora in modo lento e fluido, ora in modo vorticoso, girando spesso in spirali veloci, ma anche in disequilibrio tra gli arti. Uno spettacolo parte di un progetto più amplio dal nome Circeo, che trova in VAVILOV studio II su CIRCEO la base su cui sviluppare il lavoro durante tutto il 2016 e il 2017. “Mi interessa un’ idea di una circolarità viva, ipnotica. Mi ispiro all’idea che abbiamo della maga Circe, figura mitica, magica e che in qualche maniera incanta Ulisse e i suoi uomini. Anche io vorrei incantare, ipnotizzare in qualche modo il pubblico con la mia danza”, dichiara Favale.

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24 Marzo 2016, 13:30

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