02 Luglio 2017, 10:45
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MILITELLO IN VAL DI CATANIA – Franchi tiratori della maggioranza fanno saltare l’elezione del Presidente del consiglio comunale. Sono passate appena due settimane e già arrivano i primi grattacapi per il neo sindaco Giovanni Burtone. Un pareggio, sei voti a sei, blocca l’elezione del consigliere di maggioranza Antonio Lisciandro alla presidenza del Senato cittadino. Un ex aequo non previsto con l’ex candidato sindaco Giuseppe Astorina che rischia di creare le prime frizioni nel campo democratico.
E’ amaro il commento che il sindaco Burtone affida alla sua pagina Facebook evocando lo spettro del gattopardismo. “Si dice sempre che la politica deve partire dai territori, che c’è troppa distanza tra palazzo e cittadini, e poi scopriamo alla prova dei fatti che il gattopardismo è sempre la principale malattia delle nostre terre”, scrive il deputato e neo sindaco. “Ci sarà chi compiaciuto dirà lo avevamo detto. Chi invece si dirà sorpreso e chi non si rassegnerà a questa dimensione. Ieri sera non è stata una bella pagina. Sfugge alle categorie della politica votare nella prima seduta del nuovo consiglio comunale per la presidenza il candidato sindaco avversario. Lo stesso che abbiamo contrastato e che abbiamo battuto su una piattaforma alternativa”, attacca. “Ne prendo atto ma non cambierò di una virgola. Quello che mi sta a cuore è Militello, questa comunità e noi siamo stati eletti per dare risposte su questo: abbiamo iniziato e non ci faremo imbrigliare”, assicura Burtone.
Dura anche la presa di posizione di Astorina. “Siamo amareggiati, perché ieri la democrazia ha lasciato spazio a dannosi protagonismi, per la città tutta, figli di inettitudine e incapacità amministrativa”, dice. “Non vogliamo dibattere su scelte adottate da altri partiti, non ci appartiene per carattere personale e formazione politica – continua- però è nostro dovere, da rappresentanti in seno al civico consesso, chiamati dal popolo a condurre strenue lotte per difendere il valore dei principi inviolabili della nostra Costituzione che permettono a tutti noi di poter contribuire, liberamente, per la crescita socio culturale nonché economica del nostro paese”. “Non ci arrenderemo, pertanto, non lasceremo le sorti della nostra comunità nelle mani di chi, ieri ha dimostrato, senza dubbio alcuno, la volontà di ritenere preminente l’interesse partitico beffeggiando il consenso elettorale tramite cui è stato indicato come primo cittadino”, attacca. “Siamo convinti che insieme riusciremo a portare in alto i cuori, d’altronde la vittoria appartiene al sognatore che non si arrende mai: il resto è tutto palcoscenico”, chiosa il consigliere.
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02 Luglio 2017, 10:45