Cronaca

Freddato davanti alla sala da barba: condannato il boss Rosano

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25 Marzo 2021, 16:45

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CATANIA – Condannato a 30 anni di carcere. Questa la pena inflitta dal gup Carla Aurora Valenti al  boss adranita Vincenzo Rosano, u Pipituni, accusato dell’omicidio Nicolò Liotta, freddato il 4 agosto 2007 davanti a una sala da barba. Un delitto in perfetto stile Chicago anni 20. La giudice, che ha pienamente accolto la richiesta del pm Andrea Bonomo per Rosano, ha condannato a 14 anni il collaboratore di giustizia Giovanni La Rosa, reo confesso. La sentenza è in continuazione con un precedente verdetto. 

Un fatto di sangue – quello che vede vittima Nicolò Liotta – che è rimasto irrisolto per diversi anni. Ma la svolta è arrivata dalle rivelazioni di due pentiti Giuseppe Liotta e di Valerio Rosano, il figlio del boss che è stato pubblicamente ‘rinnegato’ dalla famiglia. Quando l’inchiesta è stata chiusa, Giovanni La Rosa stava maturando l’idea di voltare le spalle alla sua vita criminale. E così ha deciso di vuotare il sacco. Le sue rivelazioni hanno blindato il processo. 

“Il mandante è Vincenzo Rosano – ha raccontato La Rosa ai magistrati – che ha voluto vendicarsi del triplice omicidio commesso dai fratelli Liotta anche ai danni di Alfio Rosano (fratello dell’imputato Vincenzo, ndr). Poiché Antonio Quaceci (boss di vertice del clan) tardava a prendere iniziative, Rosano volle agire autonomamente dando l’ordine a me e suo figlio Francesco (all’epoca dei fatti ancora minorenne, ndr).”

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Nicolò Liotta sarebbe stato ucciso, dunque, per un regolamento di conti. Rosano, componente di una frangia del clan Santangelo di Adrano, avrebbe deciso di rispondere all’agguato in cui è morto il fratello Alfio, il 27 luglio 2006, e rimangono feriti Daniele Crimi e Alfio Finocchiaro. I cronisti l’hanno battezzata la strage di Bronte. I due infatti sono morti in ospedale, ma uno dei due è riuscito a fornire alla polizia elementi utili per identificare i killer. Qualche tempo dopo è scattato l’arresto di Antonino e Alfredo Liotta, figli di Nicolò. A quel punto Vincenzo Rosano ha deciso di vendicarsi uccidendo il padre dei fratelli. 

Ad agire sarebbero stati – secondo quanto raccontano i collaboratori – Francesco Rosano, all’epoca minorenne, e La Rosa. 

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25 Marzo 2021, 16:45

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