Frizzi e la strage di Capaci: | “La mia diretta fra le lacrime”

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31 Marzo 2014, 19:29

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PALERMO – Fabrizio Frizzi che entra in studio in smoking, palleggiando con a pallone di calcio: a sorpresa, oggi alla Luiss Guido Carli di Roma, al convegno ‘Dove eravamo rimasti’ sui 60 anni della televisione italiana, sono state proiettate le immagini di una puntata di ‘Scommettiamo che’. Un filmato che a distanza di 22 anni ancora fa male a Fabrizio Frizzi. “Gli studenti non potevano sapere – racconta il conduttore – quanto quella diretta mi è costata lacrime e dolore. Era la sera di sabato 23 maggio 1992, quando una bomba uccise Falcone e la sua scorta e Rai1 decise di mandare comunque in onda la trasmissione. Era l’ultima serata, avevamo tanti ospiti, la puntata era costata una barca di soldi. Non sopporto l’idea di essere diventato, per quella sera, il simbolo del cinismo e della superficialità. Mi fa ancora male, sono stato travolto senza rendermene conto, ma i commenti negativi che mi sono beccato ci stanno tutti. Non ero io che dovevo decidere: dissi che non me la sentivo. E loro hanno insistito. Non ho avuto il coraggio di andarmene a casa”.

“Non so… qualcuno disse ‘non dobbiamo dare l’impressione che il paese si fermi’. Ognuno si faccia l’opinione che crede, ma quella sera – continua Frizzi – la puntata fece 10 milioni di spettatori. Per uno strano caso del destino, Corrado con La Corrida non andò in onda per uno sciopero delle maestranze”. “Al tempo – prosegue Frizzi – non c’era Porta a Porta, non c’erano i Tg, le dirette All News. Di sicuro si poteva registrare, abbiamo sbagliato e io mi prendo le mie responsabilità. Nessuno ci consultò: con Milly Carlucci siamo stati abbandonati ore nei nostri camerini a torturarci su cosa dovevamo fare”. Fabrizio Frizzi la prossima settimana (tra il 13 e il 14) raccoglie il testimone da Carlo Conti alla guida dell’Eredità. Il conduttore toscano molto amico di Frizzi sarà presto impegnato con lo show del venerdì Si può fare: format prodotto dalla Ambra di Marco Bassetti, andrà in onda dal 2 maggio per cinque settimane. “E’ una sfida importante, bellissima, di cui ringrazio l’amico Carlo Conti che lo guida in modo egregio da 8 anni, per il momento si tratta di un mese”. Altri progetti? “Sul tavolo tanti ma si vedrà….”. E chissà che non gli tocchi restare alla guida del preserale anche nella prossima stagione, se dovesse andare in porto l’ipotesi di Conti al timone del festival di Sanremo 2015.

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(Fonte ANSA)

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31 Marzo 2014, 19:29

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