05 Luglio 2018, 20:30
2 min di lettura
PALERMO – Il “disprezzo totale” verso le forze dell’ordine – così il giudice aveva definito il loro atteggiamento – è costato la condanna a sei imputati.
Sono le 3:38 del 29 maggio scorso quando inizia una folle notte. Gli agenti di una volante del commissariato Libertà stanno presidiando la zona del Teatro Massimo quando vedono una Volkswagen Golf di colore grigio percorrere contromano via Cavour. Una bravata o fuggivano dopo avere fatto qualcosa?
I poliziotti lampeggiano con i fari abbaglianti, accendono la barra luminosa sul tetto e intimano l’alt. Gli uomini stipati nella Golf fuggono. Inizia un inseguimento. Via Pignatelli Aragona, piazza San Francesco di Paola, piazza Giovanni Amendola, via Houel, via Scipione Li Volsi: la macchina corre all’impazzata, imboccando strade in divieto di accesso.
La fuga finisce nello slargo di una pompa di benzina. Dalla macchina scendono sei persone. Si scoprirà che hanno un’età compresa fra i 18 e i 33 anni. Sei contro due agenti di polizia. Li accerchiano. Volano insulti e minacce: “… pezzi di merda… cose inutili… levatevi la divisa e ce la discutiamo… ti ammazzo… appena ti becco senza divisa ti faccio vedere…”. Cercano lo scontro fisico. Pochi minuti dopo giungono sul posto le volanti Delta, Calatafimi, Fiera, Malaspina e Vespri. Uno dei sei non placa la sua rabbia. Colpisce un agente con un pugno allo stomaco. Vengono tutti identificati.
Ora la condanna per resistenza e minacce a pubblico ufficiale decisa dal giudice della seconda sezione penale del Tribunale Lorenzo Matassa: Vincenzo Micciché, era ubriaco al volante della Golf (due anni e otto mesi), Daniele Garofalo, che colpì il poliziotto con un pugno alla pancia (due anni e otto mesi), Mauro Miccichè, Benito Miccichè, Eduardo La Mantia (due anni e quattro mesi ciascuno), Emanuele Miccichè (due anni). Processati per direttissima, hanno scelto il rito abbreviato. Dunque hanno ottenuto lo sconto di un terzo della pena che altrimenti sarebbe stata molto più pesante. Significa che non sconteranno la pena in carcere. Sono i protagonisti di una notte di follia e disprezzo per la divisa.
Pubblicato il
05 Luglio 2018, 20:30