19 Ottobre 2012, 13:59
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REGALBUTO – Si discuterà in tribunale il caso degli undici abitanti di Regalbuto che nei mesi scorsi si sarebbero allacciati abusivamente ai contatori dell’acqua sottraendo al Comune una cifra vicina ai 7 mila euro. La procura di Nicosia ha, infatti depositato l’avviso di conclusione delle indagini a carico del gruppo, composto in buona parte da famiglie con figli a carico, che era stata scarcerata poco dopo essere stata colta in flagranza di reato.
I carabinieri della stazione di Regalbuto, che nel corso del blitz avevano accertato il distacco del contatore idrico da parte della società Acqua Enna, hanno inoltre messo in evidenza che gli indagati avrebbero forzato i sigilli posti per un periodo compreso tra cinque mesi ed un anno ed 8 mesi. La difesa degli indagati si installerà sul principio che l’acqua non può essere totalmente sospesa e che l’utente, sia pur moroso, deve usufruire di un minimo sindacale.
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19 Ottobre 2012, 13:59