Geo Barents in attesa di un porto sicuro: il video-appello - Live Sicilia

Geo Barents in attesa di un porto sicuro: il video-appello

Malta e Italia negano la richiesta. Ecco che cosa sta accadendo sulla nave dove si trovano 439 persone.
MEDICI SENZA FRONTIERE
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PALERMO – “Tutte le persone a bordo sono stanche e stremate dal lungo viaggio in mare e dalla permanenza in Libia caratterizzata da violenze e torture”. La denuncia arriva da Alida Serrachieri, responsabile medico a bordo della Geo Barents, nave di Medici senza frontiere che ha tratto in salvo 439 migranti in sei diverse operazioni di soccorso al largo delle coste libiche, l’ultima delle quali avvenuta il 21 gennaio scorso. La nave vaga per mare in attesa di un porto sicuro.

I “no” di Italia e Malta

L’organizzazione umanitaria ha chiesto alle autorità italiane e per due volte a Malta l’assegnazione del “porto sicuro”, ricevendo però un secco rifiuto da parte delle autorità de La Valletta. “Dopo le visite mediche effettuate a bordo, abbiamo riscontrato persone con traumi o affette da malattie croniche. Le cattive condizioni meteo di questi giorni hanno accresciuto il malessere generale delle persone a bordo. Siamo ora in attesa di un porto sicuro in modo tale che tutte le persone possano avere un’adeguata presa in carico” dice Serrachieri mettendo nero su bianco una situazione divenuta insostenibile. A bordo della nave, dove l’equipe sanitaria di Msf sta curando numerosi minori e persone sottoposte a torture e violenze nei campi di detenzione libici, la situazione è sempre più difficile.


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