Gesip, lunedì tavolo tecnico |Orlando incontra i sindacati

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14 Settembre 2012, 10:38

3 min di lettura

19.12 Non ci sono più manifestanti Gesip a piazza Pretoria.

19.11 Martedì alle 15 il sindaco Orlando incontrerà i sindacati a palazzo delle Aquile.

19.10 E’ stata confermata per lunedì una nuova riunione del tavolo tecnico a Roma, chiamata a decidere anche sui 5 milioni di euro.

16.11 “Spiegherò al presidente dell’authority, che i dipendenti della Gesip non sono in sciopero ma in astensione forzata dal lavoro e dalla retribuzione, e che il liquidatore ha disposto questa misura perché non ci sono le risorse per pagarli”. Lo dice il prefetto di Palermo, Umberto Postiglione a proposito della richiesta di informazioni, inviatagli dal presidente dell’autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, per le manifestazione degli operai della Gesip. I 1.805 dipendenti della società sono senza paga e lavoro dal primo settembre perché è scaduta la proroga al contratto di servizio tra la società e il comune di Palermo e il governo non ha stanziato 5 milioni di euro, assegnati a Gesip da un’ordinanza della protezione civile di maggio, che avrebbe consentito il proseguo delle attività per altri 25 giorni. “I lavoratori delle società partecipate – aggiunge il Prefetto – tengano presente che ad attraversare questo momento di crisi non è solo il comune di Palermo. Il governo sta cercando di dare risposte calibrate a tutte le realtà in sofferenza anche in base alle caratteristiche delle singole emergenze”.

14.13 Secondo indiscrezioni sulla vertenza Gesip, lunedì è stato convocato a Roma un tavolo tecnico sugli ammortizzatori sociali per discutere sul problema della mancata copertura economica dei lavoratori. Il segretario della Uiltucs, Pietro La Torre afferma: “Tale notizia se confermata, ribadisce quanto già pubblicamente detto ovvero che non ad oggi non sono stati forniti ufficialmente e ufficiosamente i reali elementi di discussione affrontati. Di conseguenza, ipotizzare l’utilizzo di strumenti di sostegno al reddito e ammortizzatori sociali sganciati da un progetto di prospettiva non ci potrà vedere certamente disponibili. La discussione va affrontata a 360 gradi con una specifica attenzione agli aspetti di natura immediata ma anche di prospettiva. Bisogna invertire la rotta di quanto sin qui vissuto coinvolgendo nelle concrete strategie i lavoratori. Non ci rivolgiamo certamente alle derive violente e movimentiste di questi giorni che vanno condannate, ma alla stragrande maggioranza dei lavoratori che in questi giorni pur non partecipando a tali iniziative, ha aspettato con ansia e apprensione la positiva evoluzione della vertenza”.

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11.46 Circa un centinaio di operai della Gesip, nonostante una pioggia battente, sta presidiando Palazzo delle Aquile, sede del Municipio di Palermo. Sono 1805 i lavoratori della società partecipata dal Comune di Palermo, senza paga e lavoro, da due settimane, per il mancato rinnovo della proroga al contratto di servizio. Il clima, dopo le proteste dei giorni scorsi culminate con l’arresto di un manifestante e un fermo, è più disteso, complice anche il cattivo tempo. I lavoratori sono preoccupati, ma determinati a proseguire la protesta. A piazza Pretoria, i manifestanti sono sparsi a piccoli gruppi con gli ombrelli aperti e discutono sulle possibili misure che potrebbero essere attivate dalla società, se da Roma non saranno sbloccati i 5 milioni di euro assegnati alla Gesip da un’ordinanza della protezione civile di maggio e non stanziati dal governo nazionale: c’é chi parla di cassa integrazione, chi di mobilità.

10.36 Un altro gruppo di lavoratori è a piazza Pretoria.

10.35 Un gruppo di lavoratori è a Palazzo Reale per chiedere un’interlocuzione con il governo e il parlamento regionale. Presenti anche le forze dell’ordine.

10.30 “Basta con i proclami, ma si trovino le soluzioni fattibili per uscire da questa impasse deleteria per la risoluzione di una vicenda incancrenita che vede una città in ginocchio e senza servizi importanti, come il trasporto dei disabili con l’imminente riapertura delle scuole, e lavoratori esasperati che inseguono illusorie prospettive. Da subito il sindaco convochi un tavolo operativo per definire un piano industriale condiviso da portare a Roma. Siamo già in campagna elettorale e questa vertenza è un boccone ghiotto a discapito dei lavoratori, delle loro famiglie e di tutta la cittadinanza”. A dichiararlo è Mimma Calabrò, segretaria Fisascat Cisl.

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14 Settembre 2012, 10:38

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