Giro di vite sul gioco d’azzardo |e sulle scommesse clandestine

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30 Ottobre 2013, 16:55

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Catania – Giro di vite contro il gioco d’azzardo e le scommesse clandestine. Dal 22 ed il 25 ottobre gli agenti della polizia amministrativa e sociale hanno effettuato diversi controlli e accertamenti in diversi locali ed esercizi commerciali. La polizia come esito dell’attività ha deferito 4 persone a piede libero, ha elevato 7 verbali di illecito amministrativo per un totale di 14.000 euro ed ha effettuato 10 sequestri penali e amministrativi di apparecchi elettronici da gioco.

I locali controllati dalla polizia:

Sala Giochi sita in Piazza Duca di Camastra. Deferito all’Autorità Giudiziaria il gestore per avere attivato abusivamente un centro per la raccolta di scommesse. Sequestrato penalmente il materiale telematico utilizzato per effettuare le scommesse e il box cassa.

Bisca clandestina, sita in via Iuvara. La polizia ha trovato diverse persone  che giocavano a carte e con le slot-machine. Il responsabile è stato deferito. E’ stato sequestrato l’immobile dove era stata realizzata la bisca, oltre alle 6 slot-machine e alla somma di 1380 euro, ritenuto guadagno del gioco d’azzardo.

Chiosco Bar, Villaggio S. Agata zona D angolo via Nitta. Elevati a carico del gestore .4 verbali di illecito amministrativo e sottoposti a sequestro amministrativo 2 apparecchi elettronici da gioco non conformi all’attuale normativa.

Sala giochi sita in via Medaglie D’Oro. Deferito in stato di libertà il gestore per avere attivato abusivamente un centro scommesse. Sequestro penale dell’attrezzatura e del box cassa.

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Sala giochi sita in  Piazza Iolanda. Deferito all’A.G. in stato di libertà il gestore per avere attivato abusivamente un centro scommesse. Sequestro penale dell’attrezzatura e del box cassa.

Chiosco Bar con annessa sala giochi, sito in via Playa. Elevato a carico del gestore nr. 1 verbale di illecito amministrativo.

Il 27 ottobre è stato effettuato un controllo amministrativo nella discoteca denominata “SESSANTANOVELUNE” di via Messina. Il  responsabile è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà poiché nonostante fosse stato autorizzato in licenza ad una capienza massima di 100 persone contemporaneamente, aveva consentito l’accesso a circa 700 persone, compromettendo in tal modo la sicurezza e l’agibilità del locale e mettendo in pericolo l’incolumità pubblica. Inoltre è stata elevata una contravvene perchè era stato impiegato come addetto al servizio di sicurezza, personale non autorizzato a svolgere tale attività.

 

 

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30 Ottobre 2013, 16:55

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