Gli eroi con il camice bianco | nel tempo del coronavirus

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26 Febbraio 2020, 12:38

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Pure nel tempo difficile del coronavirus, c’è un piccolo eroe silenzioso che si alza ogni mattina, oppure ogni notte, per affrontare la paura di tutti: per lui è normale in tutte le occasioni.

E’ un giovane medico appena approdato sulla zattera malcerta del Servizio Sanitario Nazionale. E’ un vecchio dottore che ha visto cateteri, sangue, morti e malattie; eppure non ha mai rinunciato a coltivare sul suo balcone, con l’estate o con l’inverno, una piantina chiamata ‘Speranza’. E’ un’infermiera che ha appena dato il buongiorno a un figlio bambino e il papà non c’è. E’ un infermiere pieno di acciacchi e di dolori cronici, ma ha deciso di andare.

Può essere burbero, affabile, bravo, meno bravo, sereno o preoccupato, ma va, senza tentennare, quando viene coinvolto.

Certo, è un lavoro, ti pagano, prendi uno stipendio, ci campi la famiglia. Ma, con tutto il rispetto, ci sono lavori e lavori. E quando dalla sveltezza delle tue dita dipende l’esistenza degli altri, anche se non sempre lo ammetti, diventa una missione.

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Guardiamolo, questo dottore, questa infermiera, questo operatore del 118, questo ausiliario, questo ‘chiunque sia’ che indossa il camice e corre in soccorso del mondo, ogni volta che il mondo chiama, senza pretendere niente che non sia il suo dovere.

Da tanti anni la politica lo delude: gli promette strutture, assistenza, gratificazioni, ma poi non succede quasi mai. E i pazienti più arrabbiati, per i guasti a cui la stessa politica non provvede, se la prendono con lui, perché è sempre lui il soldato in trincea con il cerino in mano. Anni di umiliazioni, di botte, di disillusioni. Giovinezze accartocciate nel sacrificio. Vecchiaie a passare la notte di guardia con quella luce negli occhi che dice al sofferente: io sono qui, non ti abbandono, la tua battaglia è la mia battaglia.

Accade anche adesso, come è accaduto ieri, anche stamattina, nel tempo difficile del coronavirus, a Palermo, non solo a Palermo. Non dimentichiamolo.

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26 Febbraio 2020, 12:38

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