10 Dicembre 2023, 17:57
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PALERMO – “Oramai tutta Italia è al corrente delle vicende relative al concorso degli agenti forestali“ si legge in una lettera inviata da alcuni idonei al concorso che è stato annullato perché il primo della graduatoria è Alessio Salerno, ragazzo di 23 anni, figlio di Giovanni, che è stato, fino ad inizio anno, dirigente generale del dipartimento e che prima di andare in pensione ha nominato la commissione esaminatrice del concorso.
“Ci preme segnalare, però, come nessuno, sino ad oggi – continua la lettera degli idonei al concorso che è finito sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti – ci abbia menzionato o interpellato. Noi che, con sacrificio, studio e perseveranza, abbiamo ottenuto quella tanto desiderata idoneità. Noi che, per ironia della sorte, stiamo vedendo un nostro sogno andare in fumo“.
“Nel 2023 siamo ancora costretti ad assistere a questo orripilante intento di dar seguito al nepotismo, che è dura a morire. Tralasciando tutte le evidenze sulla necessità di nuove figure in questo corpo, soprattutto dimostrate dai numerosi roghi annuali, siamo fermamente convinti che l’annullamento del concorso significherebbe condannare tutti per punirne pochi. Un atto deplorevole che non accettiamo in silenzio, poiché ci rimetterebbero solo quei ragazzi che, come noi, hanno ottenuto una onesta e sudata ‘idoneità’“.
“Annullare il concorso significherebbe perdere la fiducia in uno Stato e in una legge che dovrebbe difendere gli onesti. Significherebbe, inoltre, dare una seconda possibilità a chi non è stato in grado, in un primo tentativo, di raggiungere un punteggio minimo, chiaramente non dovuto da eventuali favoritismi; allo stesso tempo, un idoneo sarebbe svantaggiato dalla possibilità di un non superamento della prova o un peggior punteggio.
“Ci chiediamo, quindi, come sia possibile far pagare tutti noi per le responsabilità di qualcuno, già ben noto, responsabile o beneficiario di eventuali brogli e abusi. Come può, per precisa responsabilità di qualche personaggio, svanire un’opportunità così grande“.
“Auspichiamo che la legge faccia il suo corso – conclude la lettera – sulle persone responsabili di eventuali illeciti. Ci auguriamo altresì che ci sia un’adeguata tutela verso noi che abbiamo agito in maniera onesta e che non meritiamo una conclusione anticipata e ingiusta delle prove”.
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10 Dicembre 2023, 17:57